"Vi illudono che quando arriveranno loro si faranno rispettare che loro sono machi, che urlano, sbandierano il tricolore, cantano l'inno, ma in realtà sono dei Fantozzi di provincia che come escono dal Raccordo contano meno di zero. Povera Italia e tante grazie SuperMario". Questo il finale del messaggio di Lapo Elkann che su Twitter ha condiviso una foto del testo in cui racconta il suo pensiero sulla fine del Governo Draghi. Durezza, sfiancamento, delusione, vendetta. Poche parole per riassumere le altrettante poche righe con cui il fondatore di Italian Independent ha descritto la crisi politica in corso in Italia. Evidentemente, Lapo ELkann era finora soddisfatto da quanto fatto dall'esecutivo Draghi.
"Complimenti ai fenomeni che mandano a casa l'italiano più rispettato a livello internazionale che ha tentato con ogni sforzo di dare una mano ad un Paese disastrato da una manica di buffoni e scappati di casa. Sono dispiaciuto, ma attendo con ansia l'arrivo dei fenomeni. Sarà gustoso vederli trattare per il gas, fare accordi internazionali, farsi rispettare in Europa, trattare con i grandi leader".
Non fa nomi ma fra gli accusati di Lapo Elkann si leggono, fra le righe, i nomi dei parlamentari dei Cinque Stelle e dei vari capogruppo che hanno deciso di non rinnovare la fiducia a Mario Draghi.
In queste ore, il post di Lapo ha generato anche un po' di dibattito. Non tanto fra detrattori del Governo Draghi e sostenitori dell'ultimo esecutivo in carica, quanto più fra chi era d'accordo con Elkann e chi invece lo additava di non essersi mai interessato propriamente alle attività della politica italiana. O chi, invece, prende il post pubblicato come un'arena da combattimento e si sfoga contro la tesi sostenuta da Lapo, accusando il governo del caro benzina, dell'inflazione all'8% eccettera.
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