Le vendite di veicoli elettrici hanno totalizzato circa 7,8 milioni di unità, con un aumento del 68% rispetto all'anno precedente, secondo i gruppi di ricerca LMC Automotive e EV-Volumes.com. Un dato positivo generalizzato, in particolare grazie alla forte espansione in Cina e in Europa, mentre negli Stati Uniti faticano ancora a sfondare. Nonostante questo, a livello globale nel 2022 le vendite di veicoli elettrici hanno superato la quota di mercato del 10%. a confermare questa tendenza ci ha pensato, tra gli altri, Ralf Brandstätter, responsabile delle attività di Volkswagen AG in Cina, il quale ha spiegato come a Pechino i veicoli elettrici continueranno ad espandersi e presto le vendite di veicoli convenzionali inizieranno a diminuire, mentre quelli plug-in avranno sempre maggiore appeal: "L'anno scorso un veicolo su quattro che abbiamo venduto in Cina era un plug-in, e quest'anno sarà un veicolo su tre. Non abbiamo ancora raggiunto il punto di svolta, ma contiamo di arrivarci tra il 2025 e il 2030".
Nel dettaglio, i veicoli completamente elettrici sono l'11% delle vendite totali di auto in Europa e il 19% in Cina. Mentre quelli ibridi plug-in, al 20,3% del totale. È la Germania il maggiore mercato europeo con il 25%. Ma è sempre la Cina a dominare: nel 2022 ha rappresentato circa i due terzi delle vendite globali di auto completamente elettriche. In tutto ciò, Tesla ha mantenuto il primo posto in una classifica di produttori per vendite di veicoli completamente elettrici, seguita dai produttori cinesi BYD Co. e SAIC Motor Corp. e dai marchi del gruppo VW. Dando uno sguardo al prossimo futuro, gli analisti segnalano che nel 2023 potrebbe essere difficile ripetere questi risultati, viste le preoccupazioni economiche dei consumatori, i minori o nulli incentivi, l’aumento dell’elettricità, la scarsità dei materiali per produrre i chip e la guerra in Ucraina che non permette di fare previsioni attendibili. "È probabile che la domanda si indebolisca nel prossimo anno. La debolezza dell'economia farà sì che i consumatori al dettaglio e le aziende siano più riluttanti. È possibile che l'offerta superi la domanda e che si ricominci a vedere sconti", ha dichiarato Peter Fuss, analista del settore auto di Ernst & Young.