Al Salone dell’auto di quest’anno (IAA Mobility 2023), aperto dal 5 al 10 settembre a Monaco, le auto elettriche sono certamente uno degli interessi principali. A distinguersi nel settore è la Cina, presente con almeno sette brand di auto e con il doppio degli espositori rispetto all’edizione precedente. È evidente l’intenzione di competere con Volkswagen, BMW, Peugeot, Renault e Fiat, marchi che restano indietro e che, a detta del capo dell’Agora Verkehrswende Christian Hochfeld, vanno incontro a una “Perfect Storm”. Mentre la Cina, infatti, capeggia il passaggio globale all’auto elettrica e gli attivisti continuano a far sentire la loro voce su temi legati alla salvaguardia dell’ambiente, i paesi europeri, come riporta il Clean Energy Wire, devono far fronte alla crisi delle vendite, ai costi elevati dell’energia e alla scarsità di manodopera qualificata.
In Germania, al momento, l’industria automobilistica sarebbe addirittura un peso per l’economia nazionale, complice la guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei costi dell’energia e della materie prime. Leader nel settore automobilistico europeo, la Germania è indietro rispetto agli obiettivi che si era prefissa per la produzione di veicoli elettrici, tanto che, come riferisce il New York Times, “la velocità della Cina” è diventata per alcuni dirigenti il modello da seguire per viaggiare alla giusta velocità e recuperare. E intanto, mentre si fanno progetti per i veicoli elettrici, la Cina è già pronta a presentare i suoi nuovi modelli, come quelli della BYD, che produce esclusivamente auto elettriche e che quest’anno in Cina ha venduto più della Volkswagen.