Sarò sincero al limite dell'osceno. Lo ammetto, voterò per la migliore. E qui vi spiego il perché. Parliamoci chiaro, i voti utili in Italia, al momento, sono tre. Il primo è lei, la Meloni. E il motivo è la governabilità: se deve vincere che vinca con il più largo dei consensi, così dall'essere il più indipendente possibile da Berlusconi e Salvini. Il secondo voto utile è Letta: più sarà forte il Partito democratico più potrà imporre di riportare Draghi a capo del governo con una coalizione di larghe e progressiste intese. Stessa cosa per il terzo voto utile, quello a Calenda: più sarà decisivo più potrà influire per un ritorno di Super Mario. Però, c'è un però.
Parto dall'ultimo citato. Se Calenda raggiungerà almeno il 10 percento avrò in mente solo un titolo: Renzi ci ha inculato ancora. Perché sì, Calenda, signori e signore, fa accoppiata con il politico più deludente della storia repubblicana, il più grande dei bluff. Quindi niet. Votare Letta invece lo vedrei come un voto dato per sfinimento: io il Pd non lo capisco mai. Mai. Si autoflagella, è un po' con il popolo ma anche con l'alta finanza, un po' con le partite Iva ma anche con i dipendenti. E poi ognuno dei politici in campo ha già avuto la sua chance: Conte, Salvini, Silvio, tutti, pure Letta. C'è solo una persona che non l'ha avuta e infatti vincerà. Ed è sempre lei: la Meloni.
Però, con lei di però ce ne sono diversi. Uno, Fratelli d'Italia sta imbarcando chiunque (anche ex Democrazia cristiana...) e nonostante questo continua ad avere una classe dirigente che non mi convince. Due, di Fratelli d'Italia posso pure condividere la politica sui figli, ma - differenza decisiva - loro la chiamano politica sulla famiglia (300 euro a figlio per i primi 6 anni) io invece parlo di figli, perché - e qui arriviamo alle distanze più assolute tra la mia mentalità e la Meloni - per me può figliare e adottare chiunque. Infatti, infine, terzo però: non potrò mai votare FdI per le loro posizioni sui diritti individuali e sulle liberalizzazioni. Io sono pro cannabis e prostituzione free, pro fine vita ed eutanasia, pro matrimoni e adozioni di persone dello stesso sesso.
E quindi? E quindi ho capito che il nostro problema, in Italia, è che spesso abbiamo sempre cercato o il voto utile o il meno peggio. Ma il voto utile con questa legge elettorale è una cagata in sé: un partito o un leader potrà scegliere di fare le alleanze che vuole sopra la tua testa. A discapito della tua volontà. E il voto al meno peggio è una puttanata per definizione. Non ci rende onore. Ci rende mediocri, sappiatelo. Ecco perché ho deciso che voterò la migliore.
Emma Bonino, la migliore politica italiana da 40 anni. Mai coinvolta in inchieste per corruzione. Mai sospettata di niente. Testa sempre alta. Già diverse volte ministro con lode. Riconoscimenti ovunque nel mondo che le sono arrivati da parti politiche opposte. Un programma, oggi, basato sui diritti, le liberalizzazioni, le politiche integrative, un'idea di un'Europa nobile, filosofica, alta. Una femminista saggia. La più radicale dei radicali da sempre. Un voto inutile? Sticazzi. Il voto utile, ripeto, con questa legge elettorale utile non lo è. Per i politici che abbiamo potresti votare Letta e ritrovarti un Lettoni, un governo Letta Meloni. Perché domani quando ricominceremo a lamentarci voglio essere sicuro di aver fatto la scelta che per me, non era la meno peggio, ma la migliore. Sì, tra poco andrò a votare e voterò Emma Bonino.