"Il nostro concetto di felicità è lavorare, non andare una settimana a Forte dei Marmi". Alecos Colombo, CEO di MasterZ, software house dedicata alla tecnologia Blockchain che opera dal 2017 (e dal 2020 come Srl) non ha paura di suonare controverso e ha scelto di rispondere tramite MOW alla shitstorm che lo ha travolto su Linkedin. Motivo? L'imprenditore 34enne ha postato il proprio plauso a una nuova assunta, Laura (nome di fantasia), che, a differenza degli altri 33 giovani che si erano candidati per quella posizione (uno stage), ha accettato di essere operativa fin da subito, quindi ad agosto, mentre gli altri hanno rinunciato perché "volevano cominciare a metà settembre, con calma. Vi sembra normale? Per noi non lo è. I giovani non hanno voglia di imparare e lavorare". Le parole di Alecos hanno creato grande scompiglio: c'è chi lo accusa di avere "un mindset da Medioevo", in molti lo apostrofano come fosse uno schiavista. Colombo, però, ha voluto precisare la sua posizione, ribadendo punto per punto la propria vision, ma spiegandola più a fondo per tutti coloro che, evidentemente, non l'hanno compresa dal post. Post che rifarebbe? Sì. Ma con una sola accortezza: evitare di coinvolgere la nuova assunta inserendone nome e foto alla mercé dell'orda di "Unni" che si è precipiatata a commentare infuriata. "Già è stato diffcile trovarla, non vogliamo certo che ci scappi via! Anche perché se te ne vai da MasterZ, non rientri più". La parola ad Alecos Colombo. Partendo proprio dal post "incriminato":
Alecos, sei stato frainteso?
No, ma ci sono tante persone che hanno voluto strumentalizzare il mio post su Linkedin. Noi siamo una startup tech, siamo partiti da un'idea e oggi a fine mese paghiamo stipendi a circa 12 persone tra freelance e dipendenti. Lavoriamo anche e soprattutto ad agosto e ne siamo fieri. Io personalmente lavoro anche 100 ore a settimana. Avendo una piattaforma con migliaia di utenti provenienti da tutta Europa, a volte facciamo anche i turni di notte. Perché dovremmo vergognarci a dirlo? E’ normale per noi. Solo che in Italia, e solo in Italia perché se vai per esempio a Berlino o in America agosto è un mese come tutti gli altri, esiste questo mega trend sul lavoro che impone di vederlo come una specie di "nemico", qualcosa da evitare o da fare il meno possibile. Tale mindset, purtroppo, finisce per allontanare la gente dal fare grandi cose.
Andiamo con ordine e parliamo di "Laura". Cosa sta facendo in MasterZ ad agosto?
"Laura" è una laureanda in Economia senza nessuna esperienza lavorativa alle spalle. La abbiamo presa perché ci ha convinti dopo diversi colloqui. Praticamente è una stagista, prende 650 euro al mese per il primo trimestre. Il nostro "stage" è finalizzato all'inserimento in azienda e "Laura" non è da noi a fare fotocopie: affiancata da Beatrice, "Senior" 29enne che viene dall'M.I.T., ha la possibilità di imparare davvero questo lavoro, se, come riteniamo, si dimostrerà in grado di sfruttarla in pieno e farne tesoro.
Ok, ma cos'è MasterZ?
MasterZ è una piattaforma tipo LinkedIn, ma dedicata alla tecnologia Blockchain. Un'idea diventata Srl nel 2020, possiamo dire figlia della pandemia anche se l'avevo in mente già da qualche anno. Ci occupiamo di education (formazione, ndr) e di pratica in ambito blockchain, per accedere devi superare le selezioni basate su merito, passione per il digitale e sul background del candidato/a.
Scusa, ma come fate a valutare la "passione"? Secondo quali criteri si "testa"?
La passione, se c'è, emerge da una serie di parametri nell'application scritta e orale con un colloquio di 30 minuti. Se hai fatto un’ application tanto per fare e poco impegnata, o capiamo che sei interessato/a solo a ottenere la certificazione, sei fuori. Le domande dei nostri test danno modo di esprimerti a 360°: "Cosa faresti se fossi il Ministro dell'Istruzione?", "Perché ti interessa il mondo blockchain?". Durante l’ application scritta ti vengono richieste anche tante informazioni sul tuo CV e sulle tue passioni. Così selezioniamo talenti specifici che andranno a operare in ambito Web 3 presso grandi corporate o in startup blockchain, nostre partner. MasterZ ha poi obbligo di frequenza, obbligo di test per la comprensione e di prova pratica oltre a un esame. Ci teniamo alla qualità.
E l'accesso è gratuito?
No. Però incentiviamo gli under 28 con forte passione per il digitale. Come ho detto prima l’ accesso a MasterZ è basato sul merito. L'abbonamento annuale per professionisti costa 999 euro, mentre viene 299 se hai tra i 25 e i 28 anni e vieni selezionato/a. Invece, hai tra i 18 ai 24 anni ti costa 199 euro.
Rispondendo a chi ti critica, scrivi che "rinunciare alle vacanze è un merito". Sicuro?
Certo. Secondo noi è un merito, a volte per raggiungere dei risultati devi lavorare quando gli altri non lavorano. Io l'ho fatto tantissime volte e anche tante persone del nostro Team. Quando lanci una startup tech devi lavorare molto perchè non hai capitali e poi quando comunque la startup funziona devi continuare a lavorare tanto per crescere velocemente. Le persone che cerchiamo da assumere sono persone che si vogliono dedicare interamente al lavoro. Il commitment del candidato/a per noi è fondamentale. Se non vai in ferie ad agosto, andrai a dicembre o quando potrai, non è che si viva per le ferie, eh. Nel caso di "Laura", poi, stiamo parlando di una laureanda senza esperienze lavorative precedenti a cui è stata proposta un’ opportunità lavorativa secondo noi molto interessante.
Lo ripeti spesso. In questo caso, cosa vuoi dire?
Voglio dire che se partire per le ferie oppure no dipende dalla possibilità lavorativa che ti viene proposta in alternativa e dalla tua situazione personale. Se ti stai affacciando al mondo del lavoro e non comprendi l'occasione che hai con MasterZ, secondo noi c’ è un problema. Come mi dispiace per tutti quei 33 candidati che ci hanno detto no "perché pensavano di cominciare a metà settembre, con calma". MasterZ è da prendere al volo. In altri casi, invece, dove c'è evidente sfruttamento e zero possibilità di crescita, chiaramente meglio andare in vacanza.
Quindi stai dicendo che conviene rinunciare alle vacanze solo per venire a lavorare da voi?
So che può suonare arrogante, ma la risposta è sì.