Asilo selvaggio. Lucarelli e Fedez se le cantano per le rime tramite social ed ecco che la bagarre diventa subito notizia del giorno, spodestando la breaking sull'influencer X che fa coming out rivelando ai follower la drammatica storia del suo ciclo irregolare. Anche noi ne stiamo scrivendo, sì, ma invece di cavalcare l'onda, preferiremmo come sempre prenderla a pugni cercando di mostrare l'evidenza di come e perché l'effimero volo di stracci sul web, specie in questo caso, non possa avere vincitori. Nè, a ben guardare, dovrebbe fregarcene qualcosa, in un mondo giusto. Non è certo quello in cui viviamo ma, in direzione ostinata e contraria, veniamo alla querelle in sé e disperiamoci insieme nella vertigine che il nulla è solito suscitare nelle persone che si azzardano ad avere una vita perfino fuori dai social.
"Comunque ho il terrore di questa persona, ogni persona che va virale lui lo deve trasformare in un suo contenuto". Scusandoci per la ripetizione e lo scempio di concordanza del brevissimo testo appena riportato, questa è la frase dell'opinionsta Selvaggia che ha scatenato la bagarre. Ora, nel caso aveste vissuto gli ultimi giorni in groppa a Marte, dobbiamo dirvi che l'uomo di fianco a Fedez nello scatto è Ivano Monzani, un addetto alla sicurezza del concerto Love Mi, organizzato dallo stesso marito di Chiara Ferragni in associazione con J-Ax, diventato celebre per alcune sue espressioni di disapprovazione durante il live in questione per via della musica discutibile che gli toccava subire.
Oggettivamente, non un grandissimo affondo quello della Lucarelli. Considerando la portata delle stoccate di cui si fa notoriamente artefice, qui, se fossimo in una serie tv, potremmo dire di trovarci davanti a un episodio filler. Eppure, tanto è bastato a Fedez per scatenare le proprie ire contro Selvaggia. Il Ferragnez si è prodigato, infatti, in un lungo sfogo social per farsi giustizia sommaria e attaccare la credibilità della stessa Lucarelli (che, di recente, un altro rapper, Salmo, dopo intensa covata d'estro artistico, ha definito "Sucarelli" via social).
Fedez, orfano della moglie in trasferta per lavoro, dal divano di casa si digievolve in Uomo Tigre per rispondere al grattino lucarelliano. Lo fa mostrandosi esasperato come solo chiunque viva in cima al Bosco Verticale può arrivare a essere: in panciolle dal sofà a isola (caraibica), non gliele manda certo a dire. Arriva a "sbugiardarla", Federico Lucia, mostrando una vecchia clip in cui Selvaggia, ospite in tv da Santoro, ammetteva di essere tra le divulgatrici del famigerato video hard di Belen Rodriguez. Il filmino, diffuso da un ex fidanzato della showgirl argentina, fu tra le notizie dell'anno in quel Pleistocene che era il 2016, quando la parola "revenge porn" nemmeno esisteva. Per chiunque si occupasse di giornalismo all'epoca, quello era il Sacro Graal. Tutt'altra questione sarebbe se lo fosse nel 2022. Ringraziando il cielo.
In virtù del contributo lucarelliano alla diffusione di quel fetido filmato, Fedez oggi mette in dubbio la buonafede di Selvaggia nonché tutto il suo spendersi per la violenza contro le donne. Allora, Federico: di motivi per attaccare la Lucarelli possono essercene svariati. Ma questo tipo di critica, nello specifico, non sta in piedi. È come, Federico, se non ricordassi la grande e insulsa bagarre che venne fuori quando alcune tue rime definite con l'occhio di oggi "omofobe" divennero virali sul web proprio nel momento in cui stavi lanciando la tua groundbreaking collezione di smalti per unghie maschil* (asterisco doverosamente sarcastico). Se non aveva senso allora darti contro per cose che avevi scritto anni prima, in un contesto sociale totalmente diverso e quando eri alle prime armi, capirai bene che anche la tua odierna condanna a Selvaggia si erge come un raglio di rapper al cielo. Più puntuale sarebbe cercare di comprendere come mai tu abbia invitato sul palco di Love MI sedicenti artisti che ritornellano con dolci rime in "fr0ci0" e fin0cchi0", ma non è questo il punto ora.
"Non pensare di essere migliore di me", la apostrofa Federico Lucia. Quello che ci permetteremmo di far notare, dato anche il grandissimo sbadiglio che provoca il dover occuparci di questi balndi "pappappero" tra vip, è che tra i due contendenti, oggettivamente, non ci sia un "migliore". Entrambi campano (e hanno sempre campato) come possono sfruttando gli strumenti (e gli hashtag) che la società gli mette tra le mani. Era così per Fedez a 20 anni, quando dissava Tiziano Ferro in quanto "fin0cchi0". Ed è stato così anche per Selvaggia che nel 2016 credeva che il filmino hard di Belen fosse un grande scoop. Del resto, lo pensava pure Santoro. E l'informazione italiana tutta non fece un plissè, sfregandosi invece le mani sulle cascate di click in arrivo. I tempi cambiano, per fortuna.
Senza togliere nulla al fatto che, di quando in quando, i loro egotici sproloqui portino anche a qualche cosa di buono (l'impegno di Selvaggia per la sensibilizzazione sulle relazioni tossiche, quello di Fedez e consorte contro il Covid-19, per esempio), il resto è fuffa. E lo è sempre stata. Sarebbe bene vedere l'agito di questi personaggi, tutti, spostando almeno per un secondo la visuale dal loro numero di follower. Tolto quello, rimangono due adulti che frignano come bimbetti al grido di: "Ha cominciato lui!", "No no, ha cominciato lei!". Ed è incomprensibile che questi buffetti tra comapgnucci diventino la notizia del giorno. Tanto quanto fa pena, oggi come oggi, che il filmino a luci rosse di Belen fosse diventato di dominio pubblico nel 2016 con gran traino mediatico.
Ognuno cavalca l'onda che può. Qui si preferisce prenderla a pugni, dicevamo, in nome di quel minimo di buonsenso che si spera sempre essere rimasto nelle zucche di qualcheduno. Per quanto Fedez abbia chiesto perdono ai follower per la sua uscita contro la Lucarelli, probabilmente dopo solenne cazziata da parte della mogliettina, davanti a questa ennesima e loffia querelle, siamo tutti Ivano Monzani.