image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Ma a che caz*o servono le leggi e le fiaccolate se le donne continuano ad essere uccise da chi hanno denunciato? Gli slogan restano un alibi collettivo per sentirci migliori davanti l’ennesimo femminicidio, anche se non è stato fatto niente per evitarlo

  • di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

  • Foto di: ANSA

18 agosto 2025

Ma a che caz*o servono le leggi e le fiaccolate se le donne continuano ad essere uccise da chi hanno denunciato? Gli slogan restano un alibi collettivo per sentirci migliori davanti l’ennesimo femminicidio, anche se non è stato fatto niente per evitarlo
Possiamo anche continuare a manifestare, ma se chi deve proteggere non muove un dito, è solo scena. Le donne denunciano, parlano, urlano, ma vengono ascoltate solo dopo essere morte. I segnali ci sono sempre, ma chi dovrebbe intervenire preferisce aspettare che sia troppo tardi. Le leggi servono solo se le fai rispettare. E invece restano carta. Se il sistema non si sveglia prima, allora ogni fiore, ogni slogan, ogni “mai più” è solo ipocrisia. E le vittime ormai lo sanno benissimo…

Foto di: ANSA

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Ogni volta la stessa scena: donna uccisa, quartiere sconvolto, fiori, fiaccolate, hashtag. Poi i dettagli: lui era già stato denunciato. Lei aveva già chiamato la polizia. C’erano già stati segnali, scenate, minacce, precedenti. Tutto scritto nero su bianco. Tutto ignorato. Così la domanda non è più “come è potuto succedere”, ma “a cosa serve tutto quello che facciamo se poi non cambia nulla?”. Gli ultimi femminicidi, o presunti tali, hanno un tratto in comune che fa più paura dell’omicidio stesso: erano prevedibili. Non perché siamo veggenti, ma perché erano stati annunciati. Le vittime non erano sparite all’improvviso, non erano fuori radar. Avevano parlato, chiesto aiuto, denunciato, raccontato l’incubo. Qualcuna aveva avuto il coraggio di andare in commissariato, qualcun’altra aveva amici che avevano lanciato allarmi. Ma tutto è rimasto lì, sospeso, come se la richiesta di protezione fosse un modulo da archiviare e non una sirena d’emergenza. E allora che senso hanno le leggi, i piani antiviolenza, i numeri verdi? Perché chi deve proteggere ha una lentezza che diventa colpa quando il corpo della donna è già per terra?

Filippo Turetta, l’assassino dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin
Filippo Turetta, l’assassino dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin Ansa

Abbiamo casi che gridano vendetta. Donne massacrate da uomini che erano già stati segnalati. Alcuni avevano precedenti, altri erano già stati denunciati per stalking, altri ancora avevano avuto l’accesso a casa delle vittime bloccato per ordine del giudice. Ma nella pratica, erano liberi di muoversi, di avvicinarsi, di uccidere. Come se nessuno credesse davvero che potesse succedere. Come se le donne dovessero morire per essere credute. La verità è che quando arriva il femminicidio, il sistema si sveglia. Ma fino al momento esatto in cui la donna è viva, anche se spaventata, ferita, minacciata, non viene presa sul serio. È come se il pericolo non contasse, se non c’è già il sangue. E questo è il punto. I femminicidi non sono frutto del nulla. Sono il risultato finale di un percorso che spesso era già tracciato, segnalato, denunciato. Quindi se continuiamo a parlare, a legiferare, a manifestare, ma poi chi deve intervenire sul serio non lo fa, tutto il resto è fumo. Tutto il resto è presa in giro. È comodo per chi guarda da fuori, ma letale per chi chiede aiuto e non lo riceve. Possiamo anche piangere ogni volta, appendere striscioni e marciare in silenzio. Ma finché le istituzioni continueranno a fallire sul campo, ogni legge sarà solo propaganda. Ogni fiaccolata, un alibi collettivo per sentirci migliori, anche se non abbiamo fatto un cazzo per evitarlo.

Alessandro Impagnatiello, ha ucciso la fidanzata Giulia Tramontano
Alessandro Impagnatiello, ha ucciso la fidanzata Giulia Tramontano
https://mowmag.com/?nl=1

More

COM’È MORTA SIMONA CINÀ, la pallavolista trovata senza vita in piscina a Palermo dopo una festa? Davvero è caduta da sola in acqua? E perché la villa è stata completamente ripulita? Ma i carabinieri hanno trovato comunque del sangue in casa…

di Redazione MOW Redazione MOW

Cosa non torna?

COM’È MORTA SIMONA CINÀ, la pallavolista trovata senza vita in piscina a Palermo dopo una festa? Davvero è caduta da sola in acqua? E perché la villa è stata completamente ripulita? Ma i carabinieri hanno trovato comunque del sangue in casa…

Omicidio Chiara Poggi, SVOLTA SULL’ARMA DEL DELITTO? Cosa c’entra il portavasi nella villetta della famiglia? “La faccia della vittima era appoggiata su un oggetto tagliente che…”: Parla l’esperto di balistica

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

SVOLTA?

Omicidio Chiara Poggi, SVOLTA SULL’ARMA DEL DELITTO? Cosa c’entra il portavasi nella villetta della famiglia? “La faccia della vittima era appoggiata su un oggetto tagliente che…”: Parla l’esperto di balistica

Tag

  • Femminicidio
  • Giulia Tramontano
  • Giulia Cecchettin
  • Cronaca nera

Top Stories

  • Delitto di Garlasco, Massimo Giletti clamoroso a Lo Stato delle Cose: “Se la madre di Chiara era convinta che Stasi fosse il colpevole gli avrebbe tirato giù il telefono”. Perché Alberto voleva passare a casa Poggi?

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, Massimo Giletti clamoroso a Lo Stato delle Cose: “Se la madre di Chiara era convinta che Stasi fosse il colpevole gli avrebbe tirato giù il telefono”. Perché Alberto voleva passare a casa Poggi?
  • Delitto di Garlasco, Marco Poggi ricoverato in una clinica per dipendenze? La famiglia Sempio ha fatto una colletta per tagliarlo fuori dall’omicidio di Chiara? E sul denaro che il padre di Andrea avrebbe dato a Garofano…

    di Pasquale Mario Bacco

    Delitto di Garlasco, Marco Poggi ricoverato in una clinica per dipendenze? La famiglia Sempio ha fatto una colletta per tagliarlo fuori dall’omicidio di Chiara? E sul denaro che il padre di Andrea avrebbe dato a Garofano…
  • Francesco Magnani sbrocca, a chi non succede? Ma l'incidente, le "Brigate Rosse" e il video shock sono meno ipocriti del giornalismo che nasconde le notizie. E l'unico normale è il "volto noto" di La7...

    di Ottavio Cappellani

    Francesco Magnani sbrocca, a chi non succede? Ma l'incidente, le "Brigate Rosse" e il video shock sono meno ipocriti del giornalismo che nasconde le notizie. E l'unico normale è il "volto noto" di La7...
  • Abbiamo visto le foto dell’autopsia di Chiara Poggi e vi raccontiamo cosa dimostrano (gli assassini sono almeno due) e cosa succederà tra qualche giorno... Il punto su Garlasco con un'intervista al medico legale Pasquale Bacco

    di Giulia Ciriaci

    Abbiamo visto le foto dell’autopsia di Chiara Poggi e vi raccontiamo cosa dimostrano (gli assassini sono almeno due) e cosa succederà tra qualche giorno... Il punto su Garlasco con un'intervista al medico legale Pasquale Bacco
  • Enzo Iacchetti e l’ipocrisia degli attori, conduttori e vips. Ora che c’è da protestare davvero dove siete? O in realtà siete solo degli influencer?

    di Moreno Pisto

    Enzo Iacchetti e l’ipocrisia degli attori, conduttori e vips. Ora che c’è da protestare davvero dove siete? O in realtà siete solo degli influencer?
  • Mala del Brenta, Felice Maniero fa esplodere il podcast di Fedez! Il Doge Manca? “Un pagliaccio”. I servizi segreti? “A libro paga”. I soldi? “No comment”. Ma il quadro mai ritrovato?

    di Jacopo Tona

    Mala del Brenta, Felice Maniero fa esplodere il podcast di Fedez! Il Doge Manca? “Un pagliaccio”. I servizi segreti? “A libro paga”. I soldi? “No comment”. Ma il quadro mai ritrovato?

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Foto di:

ANSA

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Caso Orlandi, la connessione tra la pista inglese e la Basilica di Santa Maria Maggiore: è nascosto lì il corpo di Emanuela? Il mistero dell’uomo a cavallo tra Vaticano, Stato e servizi segreti: perché il suo nome si trova nei “cinque fogli”?

di Giulia Ciriaci

Caso Orlandi, la connessione tra la pista inglese e la Basilica di Santa Maria Maggiore: è nascosto lì il corpo di Emanuela? Il mistero dell’uomo a cavallo tra Vaticano, Stato e servizi segreti: perché il suo nome si trova nei “cinque fogli”?
Next Next

Caso Orlandi, la connessione tra la pista inglese e la Basilica...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy