Gian Marco Saolini è una presenza stravagante del web, una sorta di troll che esce allo scoperto, forse il “re dei troll”, com’è stato più volte definito. Non c’è nulla di autoreferenziale o nichilista in quello che fa, al contrario, è lui stesso a parlare della sua attività social: «Sto conducendo un esperimento social attraverso dei video satirici che sta portando a galla la fragilità dei Social Network e piano piano sta avvicinando i riflettori su un argomento che fino a oggi è stato trattato con estrema superficialità: l’immenso ruolo che i Social Network hanno preso all’interno delle vite di ognuno di noi». Tra le tante attività, infatti, Saolini ha un account Instagram da 94mila follower, che usa principalmente per scrivere fake news. Sono post giocati sull’ironia e a volte su un approccio ironico all’ironia stessa un salto mortale che manda in tilt il pubblico meno incline a “farsi una risata”.
Che tra questi lettori poco permeabili vi sia il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni? C’è chi si chiede se non sia un’altra fake news di Saolini, o se invece stavolta le cose si facciano più serie. È proprio l’autore del post a pubblicare la foto del verbale, in cui si può leggere : «Il sig. Saolini Gian Marco viene in questa sede informato di essere sottoposto ad indagini preliminari […] in ordine al reato p. e p. dall’art. 595 co 3 c.p. [diffamazione, ndr], commesso il 15/04/2020 in danno di Meloni Giorgia». Nelle storie spiega che non è sicuro di poter pubblicare il post denunciato ma che, avendo la data, non dovrebbe essere difficile capire di cosa si tratta. Con ogni probabilità la questione sarebbe stata generata da un contenuto risalente al 14 aprile 2020 (a meno che Saolini non abbia cancellato un post del 15, ora non più visibile), in cui si vede in foto la leader di Fratelli d’Italia insieme lui e la didascalia: «Proprietario della 5G MS SPA, attuale fidanzato di Giorgia Meloni. Con il suo appoggio politico sta installando antenne per il 5G».
Saolini, dando notizia nelle sue storie e con un post della denuncia, prova a sdrammatizzare: «Così ricorderò questo San Valentino. Con i gendarmi che mi notificano il tuo regalo di San Valentino, una bella denuncia. All’inizio pensavo si trattasse di una delle solite denunce per eccesso di bellezza, ma quando ho letto “diffamazione aggravata” mi si è spezzato il cuore. L’unico reato che ho commesso è quello di amore colposo, eccesso di legittimo amore signor Giudice. Ripensaci @giorgiameloni, ritirala, perdono... se quel che è fatto è fatto io però chiedo Scusa... regalami un sorriso io ti porgo una Rosa... su questa amicizia nuova pace si Posa...». C’è anche chi gli ha scritto in direct, per cercare di ricostruire l’accaduto: «La dinamica di quanto accaduto a me sembra chiarissima: 1) hai creato un contenuto che aveva come target i populisti di centrodestra. 2) I populisti di centrodestra sono i primi in classifica in termini di analfabetismo funzionale, hanno bevuto tutta sta storia e hanno creato scompiglio chiedendo spiegazioni a Giorgia. 3) Giorgia, vedendo tutti sti rincoglioniti che inveivano contro il suo compagno ti ha querelato». E lo tranquillizza, sostenendo che vincerà sicuramente, «a meno che non ti difenda topo gigio».
Saolini, nonostante il taglio sempre “leggero” dei suoi post, ha comunque espresso amarezza per l’accaduto: «Per chi mi segue da anni sa che in passato è già successo, perché ci sono aziende e personaggi che non accettano la satira, il meme, la burla. […] Non me lo aspettavo da te, ho sempre attaccato tutti i politici senza distinzione di bandiera, mi sei veramente caduta in basso. Non mi ha denunciato Renzi, non mi ha denunciato il PD quando facevo De Trollis, non mi ha denunciato Salvini, non mi ha denunciato la Boldrini… L’hai fatto tu». Come andrà a finire questa storia?