Il commercio della droga in Italia negli ultimi anni si è digitalizzato in maniera sempre più veloce, dalle “classiche” piazze di spaccio i pusher sono migrati nei canali Telegram, dove quotidianamente centinaia di utenti ordinano cocaina, hashish e marijuana come se fossero dei prodotti su Amazon. Bastano un paio di click, una prepagata usa e getta, un wallet digitale con delle cryptovalute e un indirizzo dove far arrivare la droga, (questa, almeno, è la teoria). Per stare al passo con i tempi gli spacciatori hanno deciso di vendere la propria “roba” sul noto social network russo Telegram, conosciuto più per il suo lato oscuro e perverso che per le sue effettive funzionalità. Noi di MOW abbiamo provato ad acquistare un grammo di cocaina in un famoso canale Telegram di cui però non faremo il nome. Il canale che abbiamo selezionato dopo un’accurata ricerca è uno dei più famosi in Italia che vende droga online, ha oltre duemila membri attivi e centinaia di post pubblicati nelle ultime settimane. C’è l’imbarazzo della scelta: qualsiasi tipo di marijuana - dalla più economica a quella costosissima con il retrogusto al limone - hashish di primissima qualità e cocaina, tantissima cocaina, così tanta che sembra uscita dalla serie tv Netflix “Narcos”. In poco tempo decidiamo di scrivere all’admin della pagina. Il piano è semplice: fingerci interessati all’acquisto di un grammo di coca, pagare la merce in Bitcoin e aspettare che la droga ci venga spedita direttamente a casa. Per poi denunciare e documentare il fatto alle autorità (e quindi ai lettori). Ogni passaggio - dalle prime conversazioni con il pusher fino all’invio dei Bitcoin - è stato registrato con il telefonino. Il primo messaggio l’abbiamo inviato pochi minuti prima l’una di notte “Ciao. Vorrei comprare della cocaina”. Lui risponde la mattina seguente dopo le otto e mezza “Buongiorno, quanta te ne serve”. Dopo avergli indicato la quantità richiesta, iniziamo a fare domande sulle modalità di pagamento e sulla consegna della droga tramite posta.
Me ne servirebbe qualche grammo… Ma come funziona?
Spediamo con [e dà il nome di un corriere, ndr] e il pacco ti arriva in un giorno lavorativo, massimo due per la Sicilia e la Sardegna. La spedizione parte dall’Italia. La mercanzia arriva nascosta all’interno di alcune confezioni di caffè. Puoi ricevere a casa o anche nei punti di ritiro.
Posso pagare con le criptovalute? Come faccio a sapere che la polizia non mi scoprirà?
Se puoi vanno benissimo i Bitcoin. La spedizione è sicura, considera che spedisco spesso anche in Germania e arrivano fino a là.
Quanta cocaina posso ordinare?
Stamattina se vuoi anche 10 grammi hahaha, ma se ne vuoi di più devi aspettare dopo l’una di pomeriggio.
Ma è buona o mi vuoi vendere qualche schifezza mischiata?
Macché fratello, prima di Capodanno ne ho venduta tantissima e l’ho anche testata personalmente, il prodotto è di qualità ed è piaciuto a tutti.
Non hai paura che la polizia ti scopra?
Se usi una Vpn non sei rintracciabile.
Ok, ma se pago prima come faccio a essere certo che non c’è la fregatura?
Ho molte recensioni. In più mando la foto al momento della spedizione dalla posta.
Va bene, voglio comprare un grammo di cocaina, quanto devo pagarti?
90 euro.
Per convincerci a comprare, l’admin del canale ci ha inviato alcune foto e un video in cui si vedono diverse centinaia di grammi di hashish. In maniera molto goffa, mentre tenta di girare la fotocamera per riprendere la merce si inquadra per qualche secondo in viso. È molto magro, apparentemente di origini nordafricane, con una felpa nera, un cappellino dello stesso colore e una lunga barba che maschera la giovane età. Dopo questa distrazione ci fa vedere una pallina di hashish che stringe fra le dita. “Non si vede perché il mio telefono è una merda ma è buono, molto buono”, ci dice nel video. A questo punto non sappiamo se ridere o piangere, ma davvero uno spacciatore può essere così sprovveduto da riprendersi il volto e mandare il video a uno sconosciuto? Potevamo benissimo non scrivere per un magazine ma lavorare come agenti della Polizia Postale. Decidiamo comunque di stare al gioco, ci facciamo mandare l’indirizzo del suo portafoglio crypto e gli mandiamo l’equivalente di novanta euro in Bitcoin per un grammo di cocaina. Dopo pochi minuti aver inviato le nostre criptomonete allo spacciatore ci arriva un messaggio su Telegram. È lui: “Mi sono arrivati i soldi, adesso faccio il pacco e fra qualche minuto vado in posta a spedire. Non ti preoccupare che ti mando le foto e tutto il necessario”. Dopo un’ora circa rientriamo nella chat per vedere se il pusher ci aveva inviato la foto, sotto il suo nome leggiamo la frase “ultimo accesso molto tempo fa”. Vuol dire che ci ha bloccati dopo essersi fregato i soldi. Stavolta è andata male. O forse bene, soldi persi a parte. Chissà se tramite qualcuno dei vari canali qualcuno la droga la invia per davvero.