Matteo Messina Denaro, il superboss della mafia, tra i dieci latitanti più ricercati e pericolosi al mondo si sarebbe potuto nascondere negli Emirati Arabi e più precisamente a Dubai. Lo aveva rivelato il settimanale “Oggi”, che a maggio 2021 aveva pubblicato un’inchiesta esclusiva sui latitanti italiani nella città degli Emirati.
Messina Denaro, un tempo conosciuto come U Siccu, il secco, secondo “Oggi” sarebbe invece visibilmente ingrassato e avrebbe perso tutti i capelli. Stando a quanto rivelato da una fonte della testata il boss sarebbe stato in possesso di un passaporto autentico con controllo biometrico funzionante e si sarebbe mosso spesso per lavoro. Gli ultimi avvistamenti sarebbero in ogni caso databili a prima dello scoppio della pandemia. E non è tutto: sempre stando all’inchiesta di “Oggi” la permanenza di Messina Denaro a Dubai sarebbe una notizia risaputa a Roma sia in contesti politici sia investigativi. E invece il boss è stato preso in Sicilia, a Palermo. E secondo il pentito Mutolo era proprio lì che bisognava cercarlo, dopo che per l'ultima volta era stato visto a bordo su un fuoristrada e dopo che se ne erano effettivamente perse le tracce dal 1997.
Della storia di Matteo Messina Denaro e a del podcast a lui dedicato, prodotto da Audible e firmato da Matteo Caccia e Giacomo Di Girolamo, avevamo scritto qualche settimana prima. E proprio Giacomo Di Girolamo - un giornalista che quotidianamente dalle frequenze di Radio Rmc 101 racconta la Sicilia e dedica al boss mafioso la rubrica quotidiana “Dove sei Matteo?” - avevamo raggiunto per chiedergli che idea si era fatto sulla vicenda. Riproponiamo l'intervista del maggio 2021 in cui emergeva chiaramente come Messina Denaro fosse da cercare sulla "propria" isola.
Hai avuto modo di leggere l’inchiesta di “Oggi”? È plausibile che Messina Denaro si trovi a Dubai?
Si tratta di una notizia vecchia che gira da parecchi anni. Se ne occupò anche Chi l’ha visto due o tre anni fa. Ci sono diverse fonti dei servizi segreti che parlano di un misterioso personaggio siciliano impegnato nel business dell’eolico che per età corrisponderebbe a Messina Denaro. Su di lui ci sono storie che tornano ciclicamente. L’unica novità è che lo danno calvo e ingrassato ed è sicuramente qualcosa di possibile considerata l’età.
Dove andrebbe cercato allora?
Qui. Chi va all’estero è legato piuttosto al traffico di droga perché è un tipo di attività criminale che ti consente quella latitanza. Ma per i capi mafia è diverso perché rappresentano un potere che deve essere esercitato sul luogo. Il latitante di mafia non si nasconde nel bunker o sotto terra come i camorristi, piuttosto la copertura del mafioso è la popolazione. Il padre di Matteo Messina Denaro era un latitante alla luce del sole, Totò Riina è stato a Mazzara del Vallo per cinquant’anni e ogni giorno andava in spiaggia. Il problema è che Matteo Messina Denaro lo cercano in tanti, ma senza coordinamento e allora le indagini di intralciano e le fonti si rimpallano.