Eleganza, senso del momento e quel sottile pudore che dovrebbe essere intrinseco in ognuno di noi, fatto per aiutarci ad evitare di “pestare il merdone” quando si palesa all'orizzonte. Tutte queste qualità credo dovrebbero darle di serie, per il bene della collettività. Dovrebbero, perché Guillermo Mariotto durante la giornata mondiale sui disturbi alimentari ha fatto quella che normalmente viene definita una “magra figura” insieme a Platinette durante una diretta su "ItaliaSì" su Rai 1. Ilaria Capponi, ex modella, invitata dalla produzione ha condiviso col pubblico della Rai il suo passato da mannequin e in studio, oltre a lei, erano presenti appunto Mariotto e Mauro Coruzzi, in arte Platinette, che non hanno avuto esattamente un atteggiamento gentile nei confronti di una ospite che stava raccontando la sua esperienza nel mondo della moda, un mondo che l’ha portata (a detta sua) ad avere grossi problemi alimentari e a scontrarsi proprio con Mariotto quando anni fa partecipò a Miss Italia. Platinette, in un fuorionda, ha definito il sedere della modella "basso", scatenando un putiferio al quale sono seguite alla velocità della luce delle scuse, sia pubbliche che private, ma la vera polemica arriva con il giudice di Ballando con le stelle: “Durante le selezioni di Miss Italia mi disse che ero grassa”, chiosa la Capponi. “Falsità. Facevo parte della giuria tecnica e ho escluso altre ragazze, ma non lei", risponde piccato lo stilista venezuelano, che aggiunge il carico parlando di “imboscata” ai suoi danni e di ricerca da parte della ex (o forse no) modella di pubblicità e visibilità, fatto che davo per scontato visto che il dibattito non si è svolto a porte chiuse ma in diretta nazionale.
E tanto per non farsi mancare assolutamente nulla, Mariotto definisce gli argomenti della modella triti e ritritti (peccato che non lo siano i disturbi alimentari, quelli sono degli insopportabili evergreen) e sottolinea che l'unico motivo per cui la signora viene esclusa dalle agenzie nelle quali cerca ancora di lavorare, non è la taglia, una normalissima 42 distribuita su un metro e 75 di donna, ma la sua età: troppo agée per poter lavorare in un ambiente che seleziona solo donne giovanissime. Avrei da ridire, sinceramente. Evidentemente Mariotto è fuori dal giro da un po' di tempo perché in realtà sono molte le donne di 34 anni che ancora riescono ad ottenere ingaggi e proposte di lavoro, proprio perché le aziende hanno allargato lo sguardo verso altre fasce d'età e perché la trentacinquenne di oggi, causa cultura del fitness sfrenato e delle creme di bellezza, non assomiglia moltissimo a quella degli anni '90. "Non mi scuserò, non ho detto nulla di male". Mi permetto di dissentire: al netto della verità più o meno verificabile della Capponi, a Mariotto chiedere scusa per aver fatto sentire delle pirla migliaia di modelle escluse dalla moda esattamente perché a detta degli agenti donne già magre dovevano perdere peso, costrette a "mangiare cotone" e bere solo succhi di frutta (sappiamo benissimo che questo tipo di pressione psicologica viene fatta) non costerebbe nulla. Fossi in lui mi scuserei con Ilaria per aver definito la sua storia poco credibile, visto che di fatto è la storia del cazzo, di molte. Anche di quella che ha scritto questo blando, blandissimo, pezzo d’opinione su un battibecco che, con un minimo di buon senso, si poteva serenamente evitare.