Ho visto le storie in cui Melissa Satta si lamentava di essere vittima degli haters che la incolpano del periodo (sportivo) pessimo che sta attraversando Matteo Berrettini. Sono d’accordo con lei fino a quando dice che è assurdo ricevere certi messaggi, ma purtroppo i “leoni da tastiera” fanno parte del “mestiere”, della presenza costante sul web, anche se non deve e non può essere una giustificazione. C’è chi dice addirittura che “porta sfiga”, e non ci dimentichiamo che c’è chi, per frasi come questa, è finito male. Mi trova contraria, però, nel momento in cui la butta sul “perché sono donna”. No Melissa, basta. Continuando a dire che qualunque cosa ci venga detto di negativo è perché siamo donne, rovineremo ancora di più, se possibile, il nostro status e la nostra reputazione. Le battaglie che vanno portate avanti sono sui femminicidi, fatti reali che portano alla morte ingiustificata di donne, lì veramente per il solo fatto che siano donne. Ma che adesso debba diventare femminismo il fatto che una bellissima donna come Melissa Satta riceva delle accuse mi sembra il paradosso più totale.
Ricordiamoci che siamo un Paese in cui la premier è Giorgia Meloni, donna, e che all’opposizione abbiamo un’altra donna come Elly Schelin, anche lei donna, e non vedo di che altro ci dobbiamo lamentare tutti i giorni. Fa figo scrivere sulla bio di Instagram “femminista, sempre a favore delle donne”. L’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, il miglior avvocato matrimonialista che abbiamo in Italia, è la prima a sostenere, da donna, che ha combattuto al fianco di Marco Pannella, che questo trend sta diventando ridicolo. Melissa, ci dispiace, ma sono certa che domani per te e Matteo sarà tutto un brutto sogno. Una camomilla e via! Il mio non è cinismo, ma è desiderio di correggere la comunicazione che strumentalizza la figura della donna, perché essere donne non vuol dire piagnucolare dalla mattina alla sera, lamentarsi di qualsiasi cosa, vuol dire denunciare laddove ce n’è bisogno, portare avanti battaglie serie per la parità salariale e per una maggiore attenzione nei confronti delle vittime dei femminicidi. Essere donne, vuol dire rimboccassi le maniche e preoccuparsi di problemi seri, saper rispondere alle critiche da persone, senza etichettature di sesso o di genere. Il mio consiglio, Melissa è di ignorare totalmente certe banalità, perché per fortuna siete una bella coppia sotto i riflettori che genera invidia, fate e farete sempre parte di quello stesso gossip che vi ha dato da mangiare. Per cui, non dire che se fossi stata un uomo tutto ciò non sarebbe accaduto, perché agli uomini ne dicono di tutti i colori ogni giorno, solo che non ce ne accorgiamo perché non stanno lì a piangersi addosso. Quando la smetteremo di frignare per cose inutili, portando avanti battaglie serie, avremo già vinto