Paura e tensione a bordo del volo Cagliari-Linate di ieri sera: l'aeroplano di Aeroitalia, compagnia che assicura la continuità territoriale tra Cagliari, Roma e Milano, è partito alle 19.50 dalla città sarda quando, sopra il Mar Mediterraneo, è sceso improvvisamente di quota per problemi di pressurizzazione in cabina e sui passeggeri sono calate le mascherine per l'ossigeno. Il vettore aereo minimizza l'accaduto: "Il comandante ha effettuato una manovra precauzionale in seguito alla segnalazione di un possibile problema di pressurizzazione - fa sapere la compagnia aerea - In conformità con le procedure previste, si è attivato automaticamente il sistema di rilascio delle maschere di ossigeno in cabina. La manovra è stata condotta nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, senza che si verificasse alcuna situazione di emergenza. Non è stato emesso alcun allarme né è stata mai compromessa la sicurezza di passeggeri ed equipaggio", come riporta l'Ansa che ha interpellato la compagnia aerea. Il volo è proseguito, atterrando regolarmente nello scalo dell'urbe meneghina. Ma come è andata a bordo e cosa hanno vissuto i passeggeri? Lo racconta a MOW, in esclusiva e con l'ausilio di fotografie e video, l'avvocato Rossella Gallo che era tra i passeggeri a bordo del volo: "Mi trovavo all'aeroporto di Cagliari per far rientro a Milano. L'aereo è decollato in lieve ritardo, circa mezz'ora, quando, a circa metà del viaggio, circa dopo 20 minuti è sceso improvvisamente di quota. Non ha fatto una picchiata, ma l'aereo stava comunque scendendo molto velocemente di quota. Mi sono guardata intorno e anche altri passeggeri osservavano la situazione con davvero molta ansia". Le persone si sono spaventate, cosa è successo dopo? "A un certo punto si sono accese le luci d'emergenza e sono esplosi i contenitori delle mascherine: sono scese tutte insieme, tutte le mascherine. Si è sentito come un grande boato, come se fossero scoppiati tanti airbag e tutti insieme. A quel punto le persone sono andate un po' nel panico. Per circa mezz'ora non ci hanno detto nulla e si sentiva anche puzza di bruciato. Alcuni sono andati nel panico per la repentina discesa di quota e per lo shock delle mascherine che calano dall'alto. Alcuni passeggeri hanno aiutato gli altri ad indossarle: anche io sono stata aiutata ed ero un po' agitata dalla situazione, che non è stata affatto piacevole”.

Si è preoccupata che l'aereo potesse precipitare? “In quei momenti si pensa velocemente. Il mio primo pensiero è stato: dove è la porta con lo scivolo d'emergenza? Ho pensato subito al fatto che l'aereo si trovava sopra al mare”. Vi hanno aiutato i membri dell'equipaggio? "Dopo mezz'ora abbondante, sono arrivate le hostess e gli steward che hanno rassicurato e rincuorato i passeggeri e portato dell'acqua da bere. Ho chiesto a una hostess cosa fosse la puzza di bruciato che si sentiva e mi ha spiegato che erano i sistemi che si erano surriscaldati, forse l'odore era causato dall'esplosione dei compartimenti per le mascherine, ma senza entrare in dettagli tecnici o altre spiegazioni". E quindi, dopo le mascherine e la discesa, il volo è proseguito tranquillamente? “Dalla cabina il pilota ha spiegato l'esecuzione della manovra di 'discesa performante d'emergenza', per questo problema di decompressione o di pressurizzazione, così da scendere con l'aereo a un'altitudine dove noi passeggeri potessimo riuscire a respirare, anche senza l'ausilio delle mascherine.” Una brutta esperienza quindi, ma finita bene comunque, che cosa vorrebbe aggiungere alla cronaca della vicenda? “Sì: è andata bene, per fortuna. E ci tengo a ringraziare il pilota, che è riuscito a eseguire questa discesa performante d'emergenza. Però è stato decisamente un momento drammatico, per tutti. Però vorrei davvero ringraziarlo, perché ha portato a terra in sicurezza l'aereo a Linate e tutti i passeggeri, sani e salvi.”
