Un tragico incidente ha spezzato la vita di Fabio Postiglione, 44 anni, giornalista del Corriere della Sera. Nella notte tra domenica e lunedì, mentre rientrava a casa in scooter, ha perso il controllo del mezzo sulla Tangenziale Est di Milano, all’altezza di Cologno Nord. L’ipotesi è che sia stato urtato da un furgone, il cui conducente si è fermato per prestare soccorso ed è ora indagato per omicidio stradale. Inutili i tentativi di rianimarlo: Postiglione è morto poco dopo l’arrivo al San Raffaele. Napoletano, grande appassionato di calcio e del Napoli, Postiglione era un cronista d’inchiesta: aveva raccontato il potere della camorra e le infiltrazioni nei settori economici del Paese. Nel 2015 il suo nome era apparso in un’intercettazione tra boss: "Quel giornalista va sistemato". Da allora, minacce e intimidazioni lo avevano costretto a vivere sotto scorta.
A Milano lavorava nella redazione di via Solferino, dove aveva trovato una seconda famiglia. Colleghi e amici lo ricordano come un professionista attento, sempre disponibile, con la battuta pronta. Viveva a Cernusco sul Naviglio con la moglie Valentina Trifiletti, giornalista Mediaset. Ora la magistratura vuole fare chiarezza sull’incidente. Le immagini delle telecamere verranno analizzate per capire se il furgone abbia avuto un ruolo determinante nella caduta. Il dolore resta immenso, tra chi lo conosceva e chi aveva imparato ad apprezzarlo attraverso le sue inchieste coraggiose.