Milly Carlucci è una sorta di generalessa e butta il cuore oltre l’ostacolo, conduce Ballando con le stelle dal 2005, adattamento italiano dello show britanni Strickly come dancing, poi diventato Dancing with the stars, un adattamento fatto così bene che gli inglesi poi si sono ispirati ai suoi cambiamenti. Un generale, dicevo, alla sua diciottesima guerra, sono ben 18 le edizioni, e per questa ulteriore rappresentazione Milly ha messo in campo una marea di idee vincenti rappresentate dai concorrenti. Ha abbracciato la polemica mettendo in campo Lorenzo Tano, il figlio di Rocco Siffredi Tano, ottimo ragazzo, che però ha diretto anche un film lesbo hard, si occupa dei social (lui che social non è) per l’Accademia del padre che cerca tra i ragazzi superiori di 18 anni nuovi talenti per vestire, o meglio svestire i panni di attore di cinema a luci rosse. E qui qualcuno ha storto il naso. Ha messo in campo Wanda Nara, bellissima, bravissima, intelligentissima moglie di Mauro Icardi, tutta issima, che ha confessato mentre era già sul set di Ballando di avere la leucemia (una confessione importante, che a mio parere sarà d’aiuto a chi affronta queste malattie). E poi ha fatto ballare il più amato degli italiani, veramente amato, anche da me, parlo di Lino Banfi un colosso come attore, ma ancora più grande come uomo che ci ha accarezzato il cuore raccontando del suo amore per Lucia, la moglie che se ne è andata e con cui ancora oggi parla. Lo share ha premiato, 22 per cento e passa a puntata, veramente buono, più o meno sulla media degli spettacoli di vero successo di Rai 1.
Ma ognuno ha la sua croce, pure Milly ha la sua e si chiama con un nome bellissimo, Maria, quella Maria che non lascia prigionieri nella concorrenza tanto che Roberto D’Agostino sul suo sito Dagospia la chiama “Maria la Sanguinaria”, come Maria I la cattolica, nota così perché aveva fatto giustiziare almeno trecento oppositori. E che fa Maria con le sue trasmissioni? Tu si que vales finisce il 18 novembre e ha sempre superato Ballando con le stelle, di 5 punti. La sua corazzata fatta di talenti strepitosi, ma anche di ciofeche che poi vengono ripescate dal giurato Gerry Scotti che ne fa un tormentone, di presenze fisse adorate come Luciana Littizzetto e una rappresentante della giuria popolare che è pure un sex symbol (oltre che un’amica personale di Maria) come Sabrina Ferilli arriva ad apici di ascolti da paura. E che può fare Milly? Lavora, lavora, lavora. Sapendo che al largo c’è una flotta che l’aspetta e davanti alla quale è difficile vincere, ma ci prova ed è per questo che alla fine, anche se il format di Maria De Filippi, il suo modo di confezionale una trasmissione vince e convince, dall’altra Milly non può certo dirsi sconfitta, anzi, è una vincente, e so pure che in questo è apprezzata pure a Cologno Monzese, che preferirebbero certo non averla “contro”, anche se la concorrenza è la miglior propellente per un buon prodotto e i risultati il sabato sera, sia su Rai 1 sia su Canale 5 si vedono.