Non ci si crede. Dopo grandi polemiche e bagarre della "matron" della kermesse Patrizia Mirigliani, Miss Italia non riesce ad andare in onda sulla Rai. In compenso, la finale si aggiudica la mesta soddisfazione di essere trasmessa, via Youtube, sul canale del concorso, mercoledì 21 dicembre 2022. Alla conduzione, uno svogliatissimo Salvo Sottile, orgoglioso quanto un candito a Natale. In giuria, Francesca Manzini, Fioretta Mari e il presidente Massimo Boldi, ovvero colui che, su Instagram, era noto per la bella abitudine di recensire escort slave. Nel feed. Ospiti d'onore, senza diritto di parola, Manuel Bortuzzo e Giucas Casella. In prima fila, di fianco a una certa Zeudi da Scampia che apprendiamo essere la vincitrice dello scorso anno. Con queste premesse, cosa poteva andare storto? Tutto. E infatti, così è stato. Ma quanto? MOW si è prestato a essere testimone oculare di questo naufragio (anche del buongusto) tra problemi tecnici, gaffes, fetide barzellette e nostaligici riferimenti a Silvio Berlusconi. Qui di seguito, la cronaca (nera) di una disfatta annunciata.
L'inizio della diretta era programmato per le 19. Comincerà con 45 minuti di ritardo. Intanto, le poche centinaia di aficionados della kermesse, sono allo sbando. Nei commenti, chiedono a gran voce quando prenderà il via, domandandosi se siano loro gli unici a non vederla. I più campanilisti, scrivono aprioristicamente incitazioni alla Miss della loro regione. Intanto, subentra Michele con una (fake) informazione importante: "Guardate che sul canale 200 del digitale terrestre si vede!". Uno stormo di utenti, ci casca. Poi, lamenta: "Sul 200 non c'è niente, solo una musichetta. Ma devo cambiare decoder?". Michele risponde sì. Ed è tutti noi.
Il concorso parte, col suddetto ritardo, in medias res: senza manco la cortesia di un buonasera, Salvo Sottile chiama le Miss, una a una, sul palco, chiedendo loro di recitare la frase da cui si sentono maggiormente rappresentate. Con il ritmo di una prima comunione, la didascalica presentazione avviene enunciando fin da subito un dato fattuale: le 21 concorrenti possiedono la verve di un infante al cenone di Natale. Uno di quelli consapevoli che, dopo l'impietosa scenetta della poesiola da recitare in piedi davanti ai parenti, non riceverà nemmeno la paghetta da zia Attilia. C'è chi cita un certo "Kirgard", chi sbaglia a mettere l'accento perfino su Seneca. Ma che ne sanno, oh. Le più scaltre, si buttano su un verso di Vasco Rossi o fanno in modo di pronunciare la parola "resilienza". Che sta bene su tutto, avambracci compresi. Come se la tragedia in corso già non fosse abbastanza surreale così, i microfoni della giuria restano aperti per l'intera durata di tale via crucis. Però i giurati non lo sanno. Quindi, spazio ai laidi commenti di Boldi (che pensa di non essere sentito): "Che belle gambeeeeee", "Lei è proprio sbarazzina". Sottile, quando si accorge della malparata, cerca di metterci una pezza: "Hai attirato l'attenzione di Boldi, lo vedo già con la penna in mano", dice a una concorrente. E Cipollino replica: "Certo, per segnarmi il numero di telefono, come direbbe Berlusconi". Gelo in studio che, per altro, è lo studio più buio che la tv abbia mai "visto". In effetti, non lo vede. Ma il "sottoscala effect" è poca cosa rispetto al monte problemi della kermesse. Davvero.
Dopo le presentazioni di rito con frasettina zen, ecco partire la prova abilità. Le più oneste dichiarano di non avere un talento in particolare, all'infuori di quello di "essere me stessa". Altre cantano, latrando in modo straziante. Le migliori? Quelle che si prodigano in una performance di ballo: sono, puntualmente, 60 secondi surreali perché le vediamo dimenarsi sul palco senza musica. L'audio viene inibito (al pubblico) per non violare il copyright e rischiare che YouTube tiri giù la diretta. Un capolavoro di scoppiettante incompetenza post-moderna che segnerà il futuro di molte di loro. Come mime.
Le ragazze che puntano tutto sul monologo vincono il premio horror della serata: tra chi stupra male, discorsi ispirazionali di film celebri e chi improvvisa vaneggiando di possedere "una macchina dei valori capitanata dall'amore", Salvo Sottile si defila a lato palco, on the borderline, sperando visibilmente di venire inquadrato il meno possibile. La giuria è basita. Fioretta Mari perde la cognizione di tre quarti d'alfabeto. Giucas Casella sorride Madame Tussaud's, mentre dietro Boldi compare il sosia di Johnny Depp. Il gelo calato sulle collottole delle 30 persone che saranno presenti in sala, giusto i genitori delle sventurate, è prepotentissimo. Intanto, da Youtube, siamo in mille a continuare a crederci. Faremo Miss Italia. Con o senza Garibaldi.
Dopo una mestissima prova portamento (sempre priva di audio), arriva la busta con le tre finaliste. Vince Miss Lazio Lavinia Abate (ma in gara stava pure Miss Roma, per qualche oscura ragione). Un trionfo incoronato dal sempre discretissimo Massimo Boldi che, sul palco per premiare la giovane insieme a tutto il carrozzone, domanda: "Ma posso toccarle il cuore?". Sottile lo fredda con le occhiaie e Cipollino torna, mestamente, a riposo. Sono le 21.45, la kermesse è volta al termine per quanto sia già finita da anni. Ci sentiamo, comunque, di fare un plauso a Patrizia Mirigliani, la cui cazzimma è l'unico motivo per cui questo show, nonostante tutto, esiste ogni anno. Anche se in diretta da un girone sempre più infimo dell'Inferno del grottesco. Grazie anche a sponsor di gran prestigio come "I ristoratori del radicchio", più volte citato durante la trasmissione per conferire quell'allure di croccantezza in più.
Un vero peccato che Miss Italia non vada più in onda sulle reti televisive. Sarebbe un'ottima alternativa, seppur involontaria, a Zelig.