Non si parla d'altro: Calcutta alla fine del MI AMI, l'annuale Festival della musica indie che si tiene al Magnolia di Segrate (Milano), avrebbe sferrato un pugno in faccia a un altro cantautore, Francesco De Leo, ex frontman de L'Officina della Camomilla. È stato proprio quest'ulltimo, nella giornata di ieri, a rivelare l'accaduto tramite una storia Instagram che in buona sostanza accusava l'autore di "Cosa mi manchi a fare" di averlo aggredito a mani in faccia. MOW ha prontamente rivelato, riportando l'indiscrezione di un testimone, il motivo scatenante della rissa tra i due: De Leo avrebbe provocato Calcutta, importunando la sua fidanzata, ex di Morgan e in causa con il leader dei Bluvertigo per una brutta storia di stalking. L'avrebbe importunata con una serie di sfottò legati proprio al Castoldi. Abbiamo, dunque, contattato Morgan che ci ha fatto pervenire un commento sull'accaduto. Un commento decisamente poco tenero nei confronti di Calcutta, oramai il nostro Will Smith. Ma prima di tutto, a voce, vi riportiamo la sua stessa sorpresa: "Ma quindi quei due - Calcutta e la ex di Morgan, ndr - stanno ancora insieme?! Beh... Che bella coppia!".
"Io non ero presente, ma immagino sia stata una banalissima rissa provocata da un ubriaco. C’è chi con la sbornia è molesto chi è triste, ma non me ne intendo non essendo alcolista". Così si apre il testo che abbiamo ricevuto da Morgan e che, fedelmente, vi riportiamo. Con molta eleganza, l'eclettico frontman dei Bluvertigo prosegue ricordando un aneddoto che riguarda Calcutta e che forse non tutti hanno avuto il piacere di "gustare". Ricordate il periodo in cui Clubhouse fu il (virtuale) place to be? Ecco, "assurdo cosa accadde" proprio allora:
"In effetti adesso ci penso mi ricordo che Calcutta qualche tempo fa era stato molto aggressivo su clubhouse, e chiaramente gonfio".
Purtroppo, Clubhouse non dava possibilità di registrare le conversazioni che avvenivano al suo interno e cancellava automaticamente le dirette una volta giunte a conclusione. Chiedendo un po' in giro, però, ci siamo resi conto che sono in molti a ricordare le strambe invettive del cantautore di Latina su quel social. Morgan non ne fu, insomma, unico testimone "auricolare".
Da qui, comunque, il commento del Castoldi prosegue entrando nel merito "artistico" di Calcutta. Indovinate un po'? Per usare un eufemismo, l'intera opera del cantautore romano parrebbe non entusiasmarlo particolarmente:
"Dal punto di vista “artistico” se così si può dire, non ho idea di cosa faccia, questo Calcutta. Penso che sia uno dei tanti, e come a tanti gli è anche andata fin troppo bene".
Infine, conclude con un piccolo consiglio per la voce di Sorriso:
"Dovrebbe stare un po’ più sereno, forse".