Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, ha tenuto anche oggi la sua quotidiana rassegna stampa, la Zuppa di Porro, “cucinata in diretta e trasmessa in streaming video”. Ha parlato di immigrazione, dell’incontro tra Piantedosi e il ministro dell’Interno francese Darmanin e del rapporto Tunisia e UE, per poi approdare al nuovo disegno di legge approvato dal Cdm, che prevede pene più severe per chi non rispetta le regole del Codice della Strada. A non passare inosservata è stata la nuova disposizione che prevede per chi guida con il cellulare in mano fino a 1.697 euro di multa, che salgono a 2.588 euro in caso di recidiva. Cifre che non sono affatto piaciute al conduttore di Quarta Repubblica: “Sempre più pene. Voi siete tutti contenti. 2600 euro di multa per uno che è pizzicato al telefono in macchina? Ma vaffan**lo, ma ve lo dico dal profondo del mio cuore. Ma vaffan**lo! Nonostante io odi quella gente, nonostante siano le persone che fanno fare gli incidenti, arriviamo a 2.600 euro per chi guida con il cellulare in macchina?”.
E non è mancato il commento sui fautori di queste nuove norme: “Queste teste di ca** dei nostri politici – e lo ripete due volte – non guidano, ve lo dico io. Loro hano il cellulare, loro stanno in macchina, ma c’è qualcun altro che guida. Perché 2600 euro di multa, vorrei che qualcuno lo dicesse, è too much, è troppo per uno che è stato beccato con il cellulare in macchina”. Per Porro si tratterebbe di “una sanzione assurda”, ma ci tiene a precisare più volte di detestare chi guida con il telefono in mano e fa l’esempio di chi, in auto, vuole fare tre cose insieme: “Sei fico, hai il SUV, hai il cellulare? Tutte cose perfette ma non le mettiamo insieme. Io ho una specie di antipatia antropologica verso chi pensa di fare le tre cose insieme e non disgiunte. Ma per me la sanzione sarebbe dei calci nel c**o. Insomma, non esageriamo. Tra un calcio nel c**o e 2600 euro… Questo vuol dire rovinare la vita delle persone”. Piuttosto chiaro, insomma, il suo punto di vista.