Stretta sulle patenti fino ad arrivare alla revoca a vita. Non solo, anche l’incremento delle sanzioni in base al reddito. Galeazzo Bignami, il viceministro delle infrastrutture e trasporti, durante la presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale: “Nell'ambito della revisione del codice della strada che Salvini ha annunciato, svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata”. La proposta rappresenta una novità assoluta per l’Italia, a differenza di molti paesi europei dove un sistema del genere è in vigore da diverso tempo, in Finlandia addirittura dagli anni Venti.
La sanzione in proporzione al portafoglio è già una realtà in Germania, Danimarca, Svezia, Francia, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna. A cambiare è la modalità nel calcolo della multa. Ad esempio, in Gran Bretagna, le infrazioni sono divise in ordine crescente di gravità, la sanzione varia tra il 25% e il 175% del reddito settimanale dell'automobilista coinvolto, in basse alla serietà dell’infrazione, fino a un tetto massimo di 2.500 sterline per una violazione commessa in autostrada, e a 1.000 per la restante viabilità. In Finlandia, dove la multa può arrivare a un sedicesimo del salario mensile, non è fissato alcun limite. Il record appartiene alla Svizzera. Nel 2010 un turista svedese con la sua Mercedes Sls Amg percorse il tratto Berna - Losanna a 290 Km all'ora, 170 Km/h oltre il limite consentito: la multa fu di ben 677.000 euro.