Più matrimoni nel nuovo anno, nonostante l’incubo inflazione. La tendenza al rialzo delle nozze nel 2023 è il dato principale che emerge dallo studio condotto da Matrimonio.com, sito di riferimento del settore nuziale in Italia, con 69 mila professionisti che aiutano le coppie ad organizzare il proprio matrimonio - e parte del gruppo internazionale The Knot Worldwide - che è andata a fondo per per scoprire quali siano le prospettive del settore nuziale nei prossimi mesi. Dunque, il timore giustificato per l’aumento dei prezzi non frena la volontà delle coppie di unirsi in matrimonio: +5% di celebrazioni rispetto al 2019, che rappresenta l’ultimo anno di attività ordinaria del settore nuziale, prima dell’arrivo sulla scena della pandemia, che ha poi obbligato le coppie a rimandare la cerimonia, oppure ad annullarla.
Ci saranno più matrimoni nel 2023, secondo l’indagine di Matrimonio.com, anche perché nell’anno che va verso la conclusione non c’è stato modo di programmare nuovamente le nozze e celebrare pienamente le cerimonie rinviate a causa della pandemia. Ristoranti affollati, assenza di date utili per parrucchieri, estetisti: una specie di sold-out. Quindi, nel 2023, oltre alle nuove cerimonie, si continueranno a celebrare i matrimoni che non hanno ancora potuto avere luogo a causa dell’emergenza sanitaria. Molti professionisti del settore si ritrovano nell’invidiabile condizione dell'agenda quasi piena per i prossimi 12 mesi, con gli eventi che sono programmati soprattutto tra maggio a ottobre. Ma a tavola, tra moglie e marito, si accomoda anche l’inflazione. Un convitato di pietra piuttosto temuto. Per questo motivo ci si può aspettare che le coppie ridurranno un po' il budget per le nozze, o rivedranno al ribasso il numero degli invitati. Ma il desiderio di sposarsi e festeggiare rimarrà intatto. Anche perché sposarsi può essere anche conveniente.
Secondo il Libro Bianco del Matrimonio, pubblicato da Matrimonio.com in collaborazione con Google ed ESADE Business School, sette coppie su dieci riferiscono che il motivo principale che li conduce alle nozze sia quello di compiere un passo in avanti nella loro storia d'amore. Tuttavia, oltre alle ragioni del cuore, ci sono anche quelle razionali che giocano un ruolo importante nel prendere questa decisione, soprattutto in tempi di incertezza economica come quelli attuali. Come la tutela civile, garantita dall’articolo 143 della Costituzione italiana. Ma c’è anche il capitolo delle detrazioni fiscali: la presentazione della dichiarazione dei redditi congiunta può risultare vantaggiosa per le finanze, tra spese mediche, scolastiche, un mutuo, soprattutto se ci sono figli a carico e uno dei due genitori è disoccupato. Dai dati del Libro Bianco, una coppia su sette ha figli precedenti al matrimonio. Poi, sono fattori assai tenuti in considerazioni i benefici legali, con i diritti della coppia a ricevere una pensione di reversibilità o una successione ereditaria. E poi c’è il congedo matrimoniale. L’assenza giustificata dal lavoro per un periodo definito resta assai apprezzata, viene utilizzata per la luna di miele o per definire gli ultimi preparativi delle nozze. E quindi, in alto i calici, per amore o per convenienza.