Novella2000.Belli, giovani, innamorati e felici, sembra il lieto fine di una favola tradizionale, invece è solo il presente di una coppia che sta facendo sognare l’Italia. Lui è la leggenda che sta scrivendo la storia dello sport: Marcell Jacobs. L’uomo più veloce del mondo, il ventottenne dal passaporto americano ed italiano, ma dal cuore tricolore, campione olimpico a Tokyo dei 100 mt piani e della staffetta 4x100 mt. Lei, Nicole Daza, donna genuina, decisa e dolce, è la bellissima e tatuatissima modella ecuadoriana. Dietro ai loro sorrisi e agli abbracci coi loro figli un colpo di fulmine ed un grande amore, ma anche una storia di sacrifici, battaglie e forza di volontà che Nicole, a cuore aperto, è pronta a svelare a
Che uomo, che marito e che padre è il campione Marcell Jacobs?
È una persona molto umile e questo è il lato che di lui ho amato fin da subito. Generoso e tenace, ha dei forti e solidi valori ed è capace di grandi sentimenti. È anche un gran disordinato, io sono una vergine e non tollero il caos, ma abbiamo trovato il nostro equilibrio. Marcell, anche se non può esserci sempre, è molto presente in casa, è di vecchio stampo, molto attento e non perde occasione, come marito e padre, per dimostrarci quanto tenga a noi. È un atleta ostinato, che vuole continuare nella sua carriera, per la quale ha sudato sin da piccolo, fino a che le gambe glielo permetteranno, e vincere il più possibile.
Essere la moglie di le pesa? È mamma e fashion girl, qual è la sua storia?
Sono sudamericana, a otto anni mi sono trasferita con i miei genitori in Italia, in Piemonte, dove sono cresciuta e ho studiato. Dai miei diciotto anni fino ai ventitré, quando ho conosciuto Marcell, ho fatto la commessa lì. Per amore mi sono trasferita a Roma, dove ho continuato con il mio lavoro, volevo avere una mia indipendenza, ma dopo pochi mesi ho scoperto di essere incinta e così mi sono dedicata alla maternità. Non mi pesa essere “la moglie di”, all’inizio è stato faticoso passare dall’essere una sconosciuta al diventare una donna che doveva rendere conto e che veniva giudicata mediaticamente. Ho dovuto lavorarci un po’, Nicoletta Romanazzi, la mental coach di Marcell, ha aiutato anche me e oggi per me è la normalità. Sono una ragazza con i piedi per terra, che non dà mai per scontata la fortuna che ha, nonostante sia sudata. La mia esteriorità non coincide esattamente con la mia interiorità, sono una donna pratica, attaccata ai valori, alle cose semplici e alla famiglia, così come Marcell. Ho tanti sogni e ora sono concentrata sulla creazione di borse all’uncinetto.
Com’è stato il primo incontro tra lei e Jacobs?
Era il 23 dicembre 2017, ero con un’amica a Milano in discoteca, ci annoiavamo e così abbiamo deciso di cambiare locale. Appena entrate, la mia amica mi dice di aver avvistato un ragazzo bellissimo così guardo, vedo Marcell e mi sciolgo. Ha iniziato a ballarci lei, dopo un po’ io e lui abbiamo iniziato a guardarci ed è venuto a sedersi vicino a me. Sono stata un po’ stratega, per non chiedergli se fosse fidanzato gli ho fatto un video, che ho postato ed è ancora sul mio profilo. Da quella notte non ci siamo più lasciati, nemmeno quando è stato un mese in ritiro, stavamo al telefono ore, eravamo già innamorati persi anche se ho aspettato un po’ a dargli certezze. Fin dall’inizio e ogni giorno, ognuno di noi due cerca di essere la persona perfetta per l’altro.
Ci racconta la proposta di matrimonio ed il giorno del sì?
La grande proposta, davanti a tutta la famiglia, è stata preceduta da una solo tra noi, qualche mese prima, che mi ha commossa e confusa, perché non sapevo quando sarebbe arrivato il momento. La proposta è stata meravigliosa, tra i fuochi d’artificio è comparsa la scritta “vuoi sposarmi”, è stato emozionante. Lo scorso 17 settembre, giorno del mio compleanno e quello del mio papà, ci siamo sposati. Lo ricordo con tenerezza e felicità perché è stato l’ultimo compleanno che ho condiviso con mio padre che, a dicembre, è mancato.
Al matrimonio c’è stato un grande assente: il papà di Marcell, come l’ha presa lui?
Questo è un tema molto delicato: Marcell è cresciuto senza il padre, ha lavorato molto per superare i suoi fantasmi e ci è riuscito. Gli avrebbe fatto piacere averlo vicino il giorno del matrimonio, ma non è andata così. È stato un dispiacere, ma c’era tutta la nostra grande famiglia a colmare quel vuoto e con serenità, senza ripercussioni, ci siamo goduti e continuiamo a goderci la gioia del nostro amore e delle tante vittorie.
Com’è stato diventare genitori e quanto incide la famiglia nelle vittorie?
Marcell ha un figlio, Jeremy, nato da una precedente relazione, ma diventare genitori insieme ci ha fatto crescere moltissimo. Ho scoperto della prima gravidanza dopo soli nove mesi di relazione, ero un po’ spaventata, ma quando una notte ho svegliato Marcell col test di gravidanza positivo, dopo che mi ha sorriso e mi ha detto che era pronto, è stata solo felicità. Dopo pochi mesi dalla nascita di Anthony sentivo il fortissimo desiderio di dargli una sorella, l’ho proposto a mio marito, lui ci ha pensato un paio di mesi e poi è arrivata Meghan. Nel suo percorso io e i bambini c’entriamo e ci tengo a dire che tutto quello che faccio per Marcell, da sempre, è per amore. A volte è stato complicato, quando è nato Anthony, per esempio, Marcell aveva iniziato la preparazione per le Olimpiadi e non c’era mai, io ero da sola a Roma senza la mia famiglia, che poi mi ha raggiunta, e mi sentivo sola. Quando mio marito ha iniziato il percorso con la sua mental coach Nicoletta Romanazzi, attraverso le sue riflessioni, è come se avessi fatto anch’io terapia indirettamente e ho iniziato a capire ciò di cui aveva bisogno: tranquillità. Col tempo ho imparato la grande responsabilità che avevo anche nel percorso sportivo di Marcell: serenità, tranquillità e sicurezza a casa sono le chiavi delle sue vittorie.
Nella vita di Marcell c’è un’altra donna importante: sua madre.
Mia suocera è una super donna, con molto carisma e piena di sprint. Con lei ho un ottimo rapporto, è sempre stata come una seconda mamma con la sua dolcezza, la sua disponibilità e il suo sostegno nei miei momenti difficili. Per me e Marcell la famiglia è fondamentale, entrambi abbiamo uno splendido rapporto con le rispettive famiglie che si sono fuse formando una grande e unita famiglia.
Ballando con le StelleMTV cribs. C’è anche la tv nel vostro futuro? e protagonisti di una puntata di Lei e suo marito, siete stati ballerini per una notte a
Ballando, lì potrei pensare anche a un mio percorso. Se dovessi esprimere un desiderio mi piacerebbe un reality sulla nostra quotidianità, mostrerebbe tanti valori e l’importanza della costanza e dell’impegno per raggiungere i propri obiettivi.Sarebbe divertente fare tv, insieme possiamo fare tutto. Mi piacerebbe tornare a
Quali le prossime sfide sportive e di famiglia che vi aspettano?
vintilì c’è la medaglia che gli manca, ndr). Noi siamo focalizzati sul nostro presente, con l’obiettivo di custodire la nostra serenità e di farla crescere sempre più. Amiamo l’Italia, ma siamo pronti a trasferirci per il benessere di Marcell e sono convinta che vedere un po’ di mondo non possa che far bene ai nostri figli., ndr), Marcell avrà gli Europei indoor ed i Mondiali ad agosto (Dopo i 60 indoor a Lodz (