Si scrive “Sabrina Salerno” e si legge “orgoglio nostrano che cammina e saltella”. E lo è alla faccia degli hater e delle orde di invidiosi (soprattutto donne) che da 30 anni l’accusano di essersi rifatta il seno . La ligure più famosa d'Italia - e forse anche all'estero - ha sbottato e pubblicato su Instagram quello che metterà definitivamente fine alle maldicenze: il referto del medico sul suo seno. La cantante di “Boys” e di altre perle Italo-dance entrate all’epoca di prepotenza nelle classifiche di tutto il mondo, si è armata di pazienza e buona volontà ed è andata a chiedere la “garanzia di verità “ delle sue tette direttamente al medico, che conferma che sono proprio sue, sono nate così. Al massimo la madre di Sabrina avrà magnato particolarmente bene in gravidanza per partorire una femmina del genere, ma lì si chiude l’avventura, con buona pace di chi questa cosa proprio non la digerisce (come Angela Cavagna che aveva risollevato dei dubbi).
La "tettanza" della Salerno è semplicemente e banalmente un miracolo della natura. Una fortunatissima combinazione di geni che ha reso ciechi o almeno gravemente miopi qualcosa come tre generazioni di italiani. Al mondo tutto crolla, è un fatto. Molti punti di riferimento sono venuti meno con gli anni: le Spice Girls non si sono mai riunite davvero, Britney Spears non sarà mai più la bambola di “baby one more time", Paris Hilton si è calmata (eh si raga, basta smutandate in giro per il mondo), il reboot di Sailor Moon ha convinto poco, i live action della Disney ci fanno dubitare di qualunque cosa (sono davvero necessari?), ma le tette della Salerno si oppongono al tempo e alla forza di gravità. Loro rimangono lì, immobili, stoiche e pietrificate, nonostante l’evidente morbidezza di entrambe. “Non sono un fake” ribadisce il chirurgo, certificandole come una mela renetta. I detrattori hanno caracollato stamattina. Ma non si fermeranno, ovviamente, perché l’hater, non avendo un cazzo da fare, non dorme mai. E gli piace dismostrarlo. In ogni caso, alla luce dei fatti, odiatela ancora, ma per le giuste ragioni (che ignoro quali possano essere, ma va bene così). Lasciate che rammenti a tutti l’antico adagio del saggio cinese: "Non odiarle perché sono grosse, odiale perché sono vere”.