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Non solo auto e camion, l'immigrazione illegale arriva su jet privati: ecco come i clandestini raggiungevano l'Europa

  • di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

16 settembre 2022

Non solo auto e camion, l'immigrazione illegale arriva su jet privati: ecco come i clandestini raggiungevano l'Europa
Evoluzione nel sistema dell’immigrazione clandestina. Niente barconi, ma bensì comodissimi jet privati. I migranti irregolari, spacciati per sedicenti diplomatici, riuscivano a raggiungere l’Europa grazie a dei documenti falsi. Il traffico, sgominato dalle forze di polizia, ha portato all’arresto dei membri dell’organizzazione criminale, il cui tariffario di linea era fissato a 10 mila euro a persona…

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Il business dell'immigrazione clandestina ha iniziato a viaggiare ad alta quota, con tanto di comodi jet privati e piccoli aeromobili a noleggio. Le tratte, naturalmente illegali, avevano un tariffario allineato al servizio. Il costo del trasferimento in Europa, con documenti falsi, era di 10mila euro a persona. Il traffico è stato portato alla luce dalle forze di polizia. L'operazione, denominata "Jetdream", ha portato all'arresto di 4 uomini di nazionalità egiziana, e di una donna di origini tunisine. I soggetti arrestati sono i componenti di un'organizzazione criminale internazionale. Il fine era quello di favorire l'immigrazione clandestina in Europa di cittadini stranieri, ricorrendo a piccoli aeromobili privati. Tale realtà criminale è stata sdoganata dalla polizia di Stato di Italia, Belgio, Germania, Austria e Francia, col coordinamento di Eurojust ed Europol.

Sbarco di clandestini
Sbarco di clandestini

Le indagini erano partite dall’arrivo, in alcuni scali europei, di jet privati con a bordo cittadini di nazionalità prevalentemente kurda o irachena. Questi, con dei falsi documenti diplomatici dello stato di "Saint Kitts & Nevis", erano riusciti a imbarcarsi dalla Turchia su voli charter diretti verso il prescelto Paese caraibico, ma con scalo intermedio in Europa. Una volta raggiunto lo scalo desiderato i passeggeri dichiaravano la loro reale nazionalità alla polizia del luogo, richiedendo così asilo politico. In questo modo il gioco era fatto. A fine 2020 sarebbero stati almeno cinque gli episodi di migrazione portati a termine. Tra i paesi interessati anche l’Italia, in particolare lo scalo di Bari. Durante le indagini sono stati sequestrati diversi conti correnti bancari riconducibili alle persone arrestate. A capo dell’organizzazione ci sarebbe stato un ex pilota di aerei che, sfruttando le sue conoscenze, avrebbe dato vita a una serie di società fittizie. La polizia federale del Belgio ha sequestrato due aeromobili, del valore di 426 mila euro, che sarebbero stati acquistati grazie ai proventi delle truffe messe in campo. Continuano intanto le ricerche di altri due presunti membri dell’associazione.

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