Agosto bollino rosso. Quindi agosto da far impazzire la gente in strada. Ritardi per un volo, code infinite, incidenti, rischi per la sicurezza ma anche per la buona riuscita di una vacanza. Le ferie sono un’arma a doppio taglio. Le code e il traffico sono tuttavia un problema che non riguarda solo superstrade e autostrade, ma anche le città. E in questo caso i problemi potrebbero riguardare anche lavoratori o semplici viaggi di tutti i giorni. Secondo il Global Traffic Scorecard, il report annuale della Inrix, una società di analisi dei flussi di mobilità, alcune città sono peggio di altre, e le ore passate in code sono da incubo. Ai primi posti ci sono tre grandi metropoli, Londra con 156 ore all’anno passate nel traffico, Chicago (155 ore) e Parigi (138). Niente male no? Anche l’Italia non brilla, nonostante si tenga entro dei limiti apparentemente più civili. Dal 2004, l’Inrix ha analizzato dati registrati dai sensori stradali e dai veicoli diventando leader nel settore della gestione, archiviazione e comunicazione di questo tipo di numeri. Quindi difficile credere che le loro siano stime poco verosimili.
Il ché dovrebbe far preoccupare molte città, come Roma e le sue 107 ore in coda, o Torino e le sue 86 (e le 61 di Genova, le 59 di Milano). Ma più di tutti dovrebbero essere preoccupati i palermitani, costretti a 121 ore all’anno di code in città, una tortura che li porta al primo posto delle città con il peggior traffico, smontando il mito di Roma (che comunque arriva seconda). Intanto si pensano a delle soluzioni, tra cui le strategie mirate a incentivare l’uso dei mezzi sostenibili, non solo bus e tram, ma anche biciclette private o a noleggio. Il successo di queste pratiche è tuttavia ancora modesto, almeno rispetto ad altri Paesi europei.