image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Ciao Michela, “nemica” e Monster Ripper della letteratura. E non rompere troppo a Dio se davvero è maschio…

  • di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

11 agosto 2023

Ciao Michela Murgia, “nemica” e Monster Ripper della letteratura. E non rompere troppo a Dio se davvero è maschio…
Lo scrittore Ottavio Cappellani ricorda Michela Murgia, che non lo voleva incontrare: “Mi sembrava la Monster Ripper della letteratura, una wrestler. Che non mi volesse incontrare era strano e dolce, forse temeva che... Non sono mai stato d’accordo su una virgola scritta da Michela, ma scriveva bene ed era lei la ‘nemica’. Che mi e ci mancherà tantissimo. È stata la sua morte perfetta: le ha dato il tempo di diventare ciò a cui aspirava, il centro di un mondo. Come una bambina. Ciao ‘bimba’ nostra. Non scassare troppo la minch*a a Dio perché lo abbiamo immaginato maschio…”

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Teresa Martini, ex Sem e prossima Solferino, anima di “Via Cadore 33”, mi diceva: “Michela mi ha detto di avvertirla: se in via Cadore ci sei tu, lei non viene”. La cosa mi ha sempre fatto ridere molto, e di cuore. Perché ero io quello terrorizzato da Michela Murgia, il contrario mi sembrava impossibile. Ed è per questo motivo che, quando ho saputo della sua malattia, sono stato colto da una tenerezza tanto inaspettata quanto vera e profonda. Mi sembrava la Monster Ripper (in italiano conosciuta come Monster Lippa, lottatrice di wrestler, disciplina sportiva-spettacolare che negli anni Ottanta chiamavamo “catch”) della letteratura. La immaginavo sollevare i miei cento e passa chili sopra la testa e lanciarmi fuori dal ring: che non mi volesse incontrare era strano e dolce, forse temeva che saremmo andati d’accordo, oppure che sarei teatralmente scappato urlando (la seconda ipotesi è quella più probabile). E però, tutte le Erinni neo o etero femministe sono acqua di rosa al suo confronto. Non sono mai stato d’accordo su una virgola scritta da Michela, ma scriveva bene ed era lei la “nemica”. Che mi e ci mancherà tantissimo: oggi si fa tanto parlare del “dissing” nella musica, ma il “dissing” tra scrittori è molto più antico e molto più interessante, solo che non si chiama “dissing” e non ha lo stesso successo.

murgia
Michela Murgia (1972-2023)

Per Michela la letteratura non era solo “politica”, non era solo “pubblica”, era “comunitaria”. Le sue battaglie per la famiglia allargata in senso “queer” erano il logico e conseguente sviluppo della sua maniera di vivere la scrittura. L’ho vista bambina capricciosa, da quando aveva scoperto la malattia, al centro di una comunità della quale era orgogliosa. Aveva virato verso la narrazione di un “guru”, con tutto quello che questa parola comporta. La sua vanità era “larger than life” così come deve essere la buona letteratura. Essa debordava, esondava. La prospettiva della morte l’aveva resa luminosa di una teoria del gruppo inattaccabile. Se ci si pensa a posteriori è stata la sua morte perfetta: le ha dato il tempo di diventare ciò a cui aspirava; il centro di un mondo. Come una bambina.

Niente di più lontano da me che probabilmente morirò solo e impiccato a un albero mentre cani e gatti mi guarderanno basiti chiedendosi: “e la pappa?”. (Ma il suicidio è quella cosa che va procrastinata fino alla morte del sole).

Sono due modi diversi di intendere la scrittura, campo dove non esiste chi ha ragione e chi no, anche se i pensieri devono scontrarsi e Michela era una maestra dello scontro, del “nemico” in senso schmittiano (la dicotomia del ‘politico’ – con la monovirgoletta, così come Carl Schmitt volle nel titolo del suo capolavoro “Le categorie del ‘politico’” – amico-nemico).

Michela Murgia con Chiara Tagliaferri
Michela Murgia con Chiara Tagliaferri

La Murgia era fondamentalmente una fascista dell’antifascismo. Si credeva “migliore”. E forse questo controsenso non l’ha fatta essere efficace come avrebbe meritato. Ma tutti i bambini sono “fascisti” in qualche maniera: sono loro al centro del mondo ed è anche giusto che sia così. Forse per questo l’ho sempre guardata con un misto di terrore e tenerezza (non è la maniera con la quale si guardano i bambini?). La sua scomparsa ci lascia senza “la” nemica. Dovremo prendercela con le sue pallide imitazioni e questo un po’ ci fa passare la voglia e ci svuota e ci intristisce. Così come ci intristisce la scomparsa di una bambina capricciosa e geniale.

Addio “bimba” nostra. Non scassare troppo la minchia a Dio perché lo abbiamo immaginato “maschio”. Probabilmente non lo è.

More

Considerazioni oneste su Michela Murgia al di là della retorica. Cosa resterà fra 100 anni se pieghi la letteratura all'attualità?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Andarsene troppo presto

Considerazioni oneste su Michela Murgia al di là della retorica. Cosa resterà fra 100 anni se pieghi la letteratura all'attualità?

Michela Murgia è la più patriarcale delle femministe. Basta leggere il suo ultimo libro, “Tre ciotole”, per capirlo

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

L'ultimo romanzo?

Michela Murgia è la più patriarcale delle femministe. Basta leggere il suo ultimo libro, “Tre ciotole”, per capirlo

La Murgia lancia una nuova categoria erotica, il PornoSchwa. Protagonista… la Murgia

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Svolta sexy

La Murgia lancia una nuova categoria erotica, il PornoSchwa. Protagonista… la Murgia

Tag

  • Femminismo
  • Letteratura
  • Libri
  • Michela Murgia

Top Stories

  • Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?

    di Beniamino Carini

    Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?
  • Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…

    di Giulia Ciriaci

    Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…
  • "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop

    di Emiliano Raffo

    "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop
  • Abbiamo visto il film “Il mio anno a Oxford” con Sofia Carson e Corey Mylchreest su Netflix, ma com’è? È l’ennesima storia d'amore con cui “farsi del male”?

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film “Il mio anno a Oxford” con Sofia Carson e Corey Mylchreest su Netflix, ma com’è? È l’ennesima storia d'amore con cui “farsi del male”?
  • LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...

    di Gianmarco Aimi

    LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...
  • Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?

    di Riccardo Canaletti

    Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Perché il producer Fanizzi vuole querelare Guè? Ecco il nuovo dissing dell’estate (che finisce male)

di Gianmarco Aimi

Perché il producer Fanizzi vuole querelare Guè? Ecco il nuovo dissing dell’estate (che finisce male)
Next Next

Perché il producer Fanizzi vuole querelare Guè? Ecco il nuovo...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy