Se pensavate che i dissing tra musicisti fossero finiti dovete ricredervi. Ormai non passa giorno che qualcuno di non loro litighi sui social e, addirittura, decida di passare alle vie legali. Stavolta è il momento di Mario Fanizzi e Guè Pequeno, che dopo uno scambio di “vedute” attraverso video e commenti su Instagram potrebbero finire a chiarirsi in tribunale. Tutto è partito dalla valutazione che il producer e songwriter - che ha collaborato con artisti come Tom Jones, Pete Murray, Renato Zero, Arisa, Giusy Ferreri, Annalisa e Mario Biondi - ha fatto attraverso il suo canale della musica di uno dei più noti rapper italiani: “Non ho espresso un giudizio personale su di te, ho fatto una analisi basandomi su degli elementi di teoria musicale, ed evidenziando il fatto che il tuo flow è sempre composto da note uguali in battere”. Questa la spiegazione di Fanizzi, dopo che aveva ricevuto tra i commenti quello piuttosto tranchant di Guè: “Sei una latrina”.
Fanizzi, poi, ha proseguito nel video per spiegare il perché delle sue critiche: “Avresti potuto argomentare sul perché non sei d’accordo parlando di musica. Sotto un altro mio post hai scritto che faccio disinformazione, ma senza argomentare. Si chiama diffamazione”. E torna ad ascoltare le canzoni del rapper milanese, sempre sostenendo che “utilizzi sempre le stesse cellule ritmiche, identiche”. Naturalmente non si è fatta attendere la replica di Guè Pequegno, che ha scritto fra i commenti al video: “Il mio flow è famoso in tutta Europa per essere il più versatile e vario in assoluto. Perciò confermo la tua saccente ignoranza in materia potevi fare un esempio con chiunque in Italia tranne me. Multiplatinum engineer di sta Coppola di minchia, il nostro paese è rovinato da ignoranti senza cultura come a cui solo un social può dare la parola, del resto vedendo i tuoi crediti lavorativi - ha proseguito il rapper - ha più credibilità mia figlia di due anni, che almeno è figlia d’arte cosa che tu almeno sull hiphop sai cos’è. Del resto hai pubblicato subito in post in cerca di clout, confermo la latrina mandami pure una pec mentre mixi il tuo prossimo singolo di artisti di serie b”.
Una replica durissima, alla quale non è mancata la risposta di Fanizzi con un altro reel: “Questa storia che sei famoso in tutta Europa sai benissimo che è una cavolata, fai un tour europeo perché gli italiani che vivono all’estero ti vengono a vedere, ma ti immagini un francese o un tedesco che si ascoltano Guè Pequeno in italiano?”. Ma poi, a sua volta, ha confermato che intenderà querelare il rapper: “Sull’infame, è normale che se sotto un mio post dici che dico cavolate e che faccio disinformazione, tu mi stai creando un danno sulla mia attività. Perché ho una Academy online. Insegno queste cose, ho creato un mio metodo. Quindi se vuoi argomentare che quello che dico è inesatto sono super aperto, ma dire a prescindere che faccio disinformazione è una calunnia e quindi ci sta una denuncia, te la becchi tutta”. E ha concluso: "Trovo molto triste questo commento, giudichi una persona in base ai numeri? Lì descrivi che tipo di persona sei…”.