C'è poco da fare, questa è l'estate dei dissing. Abbiamo ancora nelle orecchie il botta e risposta tra J-Ax e Paolo Meneguzzi (e prima ancora Salmo contro Luchè), ed è già tempo di allungare la lista. Stavolta a inserirsi nel flusso delle lamentele e critiche è Samuele Bersani, che nello specifico prende posizione (via social) sull'uso - abuso di autotune. Il riferimento non può che essere a Sfera Ebbasta: da alcuni giorni, infatti, sui social gira un video (diventato virale) del king della trap che si ritrova a dover cantare senza autotune per un problema tecnico, stonando in maniera piuttosto eloquente.
Una polemica che è ben lontana dallo spegnersi, e che ha generato (inevitabilmente) due fazioni opposte. Ma c'è anche chi si ritrova in mezzo, come il direttore creativo di Virgin Radio (e voce-simbolo) Dj Ringo, che tiene subito a precisare: “ognuno fa la musica che vuole, se poi parliamo di qualità...”. Pane al pane e rock al rock, com'è nel suo stile.
Bersani punta il dito contro l’abuso di autotune, qual è la sua posizione?
“Premessa: ognuno fa musica come vuole, su questo non ci piove. Se poi parliamo di qualità, le cose cambiano. Prendi noi (Virgin radio), siamo l'unica radio che passa rock, mentre quasi tutte le altre passano la trap. Il problema è questo, della discografia, che si è impossessata di questi pseudo-artisti; i discografici li sfruttano perché fanno numero, mica per altro”.
Ha visto quel video in cui Sfera Ebbasta stona dal palco?
“Niente di strano, non sono preparati, e non hanno neanche talento, e a loro non interessa imparare, tanto fanno i pezzi con l'autotune, e vanno in classifica prima degli altri”.
Nella trap non salva nessuno?
“Macché, anzi andrei in Parlamento a proporre una petizione per vietare questo tipo di musica in Italia!”
Le dirò, Frankie hi-nrg mc non è d'accordo, anzi difende l'autotune.
“Ma lui fa un tipo di musica con contenuto, non è paragonabile. Certo, l'autotune è un dispositivo utile, peccato che viene usato per camuffare il vuoto. Lo stile, il saper cantare, questo manca! Chi vuol far il cantante dovrebbe saper cantare e scrivere testi decenti, o no? Ripeto, è colpa dei discografici, che sguazzano in questo sistema facile e di bassa qualità. Lo definirei fast music, come il cibo spazzatura sfornato ai fast food!”
Sa che in molti, prima del dissing, non conoscevano Bersani?
“Non sono sorpreso, i tempi cambiano; c'è chi non conosce neanche i Beatles! Ma non è colpa dei ragazzi, bensì delle radio, dei giornali, dei discografici, manca cultura musicale, manca divulgazione. Anche Sanremo si è dato alla musica commerciale...”
Perché nessuno fa divulgazione?
“Perché non interessa, mentre interessa essere amico di quel trapper piuttosto che di quell'altro, e vanno avanti così, con gli stadi riempiti a suon di biglietti regalati. Prendi Blanco”.
Non è triste che Bersani sia in trend per un commento affilato piuttosto che per un inedito?
“Mi dispiace per lui, ma è il prezzo della polemica. A me non interessa più di tanto, ma una cosa me la chiedo: perché gli artisti italiani accettano tutto questo? Musica commerciale fatta da improvvisati. Ci siamo dimenticati che siamo la patria dell'arte? De André, Graziani, Bennato, e mille altri. Possibile che quell'identità sia andata persa?”
Me lo dica lei: perché non si espongono?
“Perché sono inferiori per numero e per rilevanza”.
Prima di Bersani ci ha provato la Pausini a dire che con l'autotune cantano cani e porci. E in quell'occasione il già citato Blanco aveva replicato: ascolto più Sfera Ebbasta che lei.
“E ha ragione, ripeto, i tempi sono cambiati. Ci sono giovani a cui non frega niente di conoscere Pink Floyd e Beatles, lo dicevamo. Questa è la realtà, prendiamone atto… con amarezza”.
Come classifica questi dissing? Abbiamo visto Luché e Salmo, Meneguzzi e J-Ax, e adesso Bersani e Sfera Ebbasta (e l'autotune in generale).
“Trabocchetti per far parlare, tutto fa gioco. Il rap italiano non esiste più, J-Ax ormai fa più spot commerciali che canzoni. Consiglio, nello specifico a Bersani, di giocare nello stesso campionato e sperimentare l'autotune. Adesso è inutile lamentarsi, questa deriva è colpa loro - e ribadisco - dei loro discografici. Da quando non fanno più musica di qualità? Ecco perché il mercato si è spostato sulla musica più veloce e commerciale. Basta vedere i dati!”