Claudio Mandia, originario di Battipaglia, in provincia di Salerno, si trovava in America per un viaggio studio organizzato da EF Academy, una società internazionale specializzata in formazione linguistica, viaggi studio, corsi di laurea e scambi culturali. Il giovane studente è stato trovato morto il 17 febbraio 2022, nella scuola privata Thornwood, nello Stato di New York. Espulso dalla scuola dopo essere stato accusato di aver copiato in un test per il diploma, sarebbe stato per questo confinato in una stanza, in isolamento, per tre giorni. È in questo lasso di tempo che il giovane si sarebbe tolto la vita; i genitori sono stati informati della morte del figlio al momento dell’arrivo all’aeroporto JFK di New York. Ma cosa è successo? E situazioni del genere, sebbene per fortuna senza le stesse conseguenze fatali, possono essere capitate ad altri studenti? Se l’è chiesto anche Chi l’ha visto?.
Le espulsioni dalla EF Academy non sono rare e sono dovute prevalentemente a problemi disciplinari, ma non era questo il caso di Claudio Mandia. Al di là della motivazione dell’espulsione, rispetto alla quale si può intentare un appello, le indagini si sono concentrate sul trattamento che avrebbe subito il giovane nella durata dei tre giorni di isolamento e in generale durante tutto il suo soggiorno nell’accademia. L’espulsione dal programma avrebbe portato alla pratica dell’isolamento, di cui genitori e alunni non sapevano nulla: secondo i legali della famiglia il ragazzo era stato sottoposto a una punizione sproporzionata e inadeguata, come appunto l'isolamento nella stanza e il divieto di uscire anche solo per mangiare.
Secondo testimonianze, ci sarebbero stati segnali di un possibile tentativo di suicidio, segnali che sarebbero stati notati nei giorni precedenti la morte. I compagni avrebbero fatto notare la cosa alla direzione scolastica, ma nessun aiuto sarebbe stato attivato, né di contatto né di cura psicologica. La condizione dell’isolamento forzato avrebbe aggravato l’avvilimento e la frustrazione della situazione generale del viaggio studio e dell’espulsione.
Nella puntata di Chi l’ha visto? trasmessa nei giorni scorsi sono emersi anche altri episodi di punizioni, condotte discutibili e situazioni di disagio a danno di studenti e studentesse: è il caso di Giulia, che nonostante avesse spiegato preventivamente della sua celiachia, sarebbe stata lasciata senza cibo adeguato per giorni, e la sua host secondo le accuse l’avrebbe minacciata sia verbalmente che fisicamente. Anche nell’esperienza di Giulio la cura del vitto e dell’alloggio sarebbe stata inesistente: sarebbero mancati tutti i viveri principali, nonché la casa-famiglia che era stata promessa da contratto. La testimonianza di Maira, accompagnatrice di un gruppo di studenti minorenni a Oxford, conferma le problematiche delle strutture e dell’organizzazione di EF Academy: staff locale impreparato, assistenza non pervenuta, case sporche e mancanza di igiene, sempre secondo le accuse. Alcuni ragazzi poi sarebbero rimasti isolati per il Covid senza cibo per un paio di giorni. Il tutto correlato da testimonianze di video, audio e fotografie. Gli episodi qui riportati sarebbero avvenuti in vari stati sia europei che extraeuropei, confermando la teoria di un sistematico disagio.
Tornando a Claudio Mandia, è emerso che la procura distrettuale della contea di Westchester, New York, non incriminerà nessuno per il decesso dello studente italiano, per mancanza di estremi a procedere legalmente, come dichiarato dal capo della polizia di Mt. Pleasant, Paul Oliva. La scuola sostiene che il giovane sia stato espulso per "academic reasons", mentre la famiglia del ragazzo ha nel frattempo fatto causa alla scuola. Nonostante il caso penale sia stato chiuso, Mauro e Elisabetta Mandia, i genitori di Claudio, hanno dichiarato di essere determinati a procedere civilmente contro l'istituto, nell'auspicio che la causa civile possa portare a un cambiamento.