Lo ha detto anche Federica Sciarelli: la gente ha bisogno di una buona notizia. Non è un caso che il web si sia mobilitato per un semplice spot andato in onda su Rai3 e ripreso su tutte le testate giornalistiche nazionali, sui gruppi Facebook, al tg. Chi l’ha visto? aveva importanti rivelazioni sul caso di Denise Pipitone, la bambina rapita (forse) e scomparsa nel 2004. Lo scoop riguarda una ragazza russa che è andata alla televisione nazionale a dire che sta cercando sua madre, che non ha documenti, che non sa niente dei suoi primi anni di vita, che era stata tolta dalle mani di una mendicante rom che la usava per chiedere l’elemosina. Una versione che coincide coi tempi e con le piste che negli anni dell’inchiesta di Denise sembravano le più accreditate. L’hanno portata via i rom, è finita chissà dove nei Balcani. Questo si diceva.
Nel servizio andato in onda si sovrappongono le foto della ragazza a quelle di Piera Maggio e la somiglianza è plateale. In queste ore l’avvocato di Piera Maggio, madre di Denise, è in viaggio verso la Russia per il fatidico test del DNA. Solo quello potrà togliere i dubbi. La storia di Denise è terrificante. Scomparsa a Mazara Del Vallo a soli quattro anni nel 2004, mentre la famiglia stava passando una giornata di festa all’aperto è diventata un caso di cronaca nazionale, di dolore e veleni. Si è scoperto che Denise non era la figlia di Toni Pipitone che si è poi separato dalla madre perché neanche lui ne era a conoscenza, c’è stato un processo tremendo con Anna Corona e la figlia Jessica, amica del cuore di Piera e al centro di un triangolo di tradimento da cui è nata Denise. Ecco il dramma: il vero padre di Denise è Piero Pulizzi, conducente di autobus e compagno di Anna. Caos, maldicenze, depistaggi, da qui in poi va tutto male. Spunta anche la pista del movente familiare sulla scomparsa della bambina a carico di Anna e sua figlia che iniziano una faida con Piera e sua sorella per poi essere scagionate al processo.
In pratica si è aggiunto dolore al dolore. Questo fa riflettere. Nella speranza che questa volta sia la vera Denise quella trovata, nella speranza nel miracolo, c’è da augurarsi solo che se quella ragazza è Denise non finisca nel tritacarne mediatico. Già si immaginano le interviste esclusive, i programmi tv e i giornali che fanno a gara per averla, le paparazzate, la serie tv Netflix, gli speciali in onda per mesi. Se mai quella ragazza fosse Denise c’è da augurarsi che riesca a riprendere in mano la sua vita assieme a sua madre, che riescano a curare quella ferita enorme. Una ferita molto comune visto che solo nel 2019 il Telefono Azzurro in Italia ha dichiarato che le denunce di scomparsa di minori sono state 8.331, di cui 5.376 stranieri e 2.955 italiani.