Un lockdown senza precedenti. Da tre settimane Shanghai è soggetta a una serie di blocchi totali imposti dallo Stato per contrastare i contagi da Covid-19, dovuti soprattutto alla nuova variante Xf. Sono in molti a ritenere che la città sia alle soglie del "disastro umanitario", tra loro spicca il direttore dell’Australian Strategic Policy Institute, Michael Shoebridge. Le immagini che arrivano dalla zona sembrano confermare questa versione: scenari apocalittici con 26 milioni di cittadini sostanzialmente reclusi, se negativi, nelle loro case, altrimenti trasportati in tendopoli improvvisate lontani dai famigliari e senza certezze in merito al presente né al futuro. Le condizioni si mostrano a dir poco allarmanti e il terrore di una nuova, ancora più aggressiva, ondata sta già contagiando il mondo intero: i video e le foto presentano una situazione certamente più grave ma non dissimile da quella che vedevamo dai nostri schermi anche qui in Italia nel 2019, prima che la pandemia scoppiasse costringendoci a mesi di reclusione forzata. Sta per accadere di nuovo?
La politica "zero Covid" del governo cinese, fin dalle prime ore attentissimo a fermare il contagio con ogni mezzo, risulta essere un vero e proprio fallimento. Soprattutto perché il numero dei nuovi contagi è risibile e fa a pugni con le disumane restrizioni imposte dalle istituzioni. Restrizioni che non hanno alcuna intenzione, almeno per il momento, di retrocedere o concedere sconti. Veniamo alle cifre: i nuovi casi accertati, almeno fino a lunedì 11 aprile, si stabilivano a quota 994 ma con 22.348 positivi, stando ai dati diffusi dalle autorità locali. Su scala nazionale, invece, si conta che la Cina ne abbia registrati nelle ultime settimane 1.251, di cui 171 nella regione di Jilin, 21 in Hainan, 16 nel Guangdong, 14 a Jiangsu e 11 nello Zhejiang. Per dare un'idea dell'entità di questi numeri, basti pensare che in un solo giorno la Lombardia ne ha contati 2.560.
Con negozi e locali per la maggior parte chiusi h 24, moltissimi residenti sono rimasti senza acqua né cibo. Questo ha provocato lo scoppio di piccoli focola di rivolta con i supermercati presi d'assalto nonostante le serrande abbassate. Questo mentre 52 milioni di cinesi over 60 non sono vaccinati e i positivi vengono strappati dalle loro famiglie senza eccezioni di età, bambini compresi.
Scenari certamente apocalittici e con inquietanti risvolti alla Black Mirror: per le strade semideserte della città, circolano droni a forma di cane che elencano incessentamente restrizioni e sanzioni ai ben pochi passanti. Tantissime case sono state sigillate e la situazione risulta così indescrivibelmente terribile che ci affidiamo alle parole dell'inviato della Cnn David Culver per raccontarla: "Se avete pensato che Wuhan nel 2020 fosse una brutta situazione, benvenuti a Shanghai nel 2022. La città è oggetto di un lockdown senza precedenti. Io stesso non posso uscire, a meno che non voglia rischiare delle sanzioni”. Le autorità sanitarie nei giorni scorsi hanno infatti provveduto a sigillare anche l'abitazione del giornalista.