L’attacco russo ha fatto partire un esodo di massa tra gli ucraini, con lunghissime code in uscita dalla capitale Kiev e una situazione critica ai confini con i Paesi limitrofi.
La popolazione sotto assedio è stata avvertita di non farsi prendere dal panico, ma è stato dichiarato lo stato di legge marziale (che tra le altre cose vieta l’uscita dal Paese di uomini tra i 18 e i 60 anni). In un discorso alla nazione, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto alle persone di rimanere a casa a meno che non siano coinvolte in un lavoro critico. Ma la situazione è precipitata velocemente e sui media sono rimbalzate le immagini di colonne di automobili dirette verso ovest e di migliaia di veicoli bloccati alla frontiera, con attese di moltissime ore per varcare il confine polacco. C’è chi ha raccontato di essere rimasto in macchina per 26 ore. Presi d’assalto anche i distributori di carburante.
Repubblica riferisce che “il ministro della salute polacco, Adam Niedzielski, ha annunciato di aver già preparato alcuni treni speciali per poter trasferire i feriti dal confine ucraino in 120 ospedali polacchi. «In totale - ha detto - stimiamo di poter accogliere migliaia di feriti, anche gravi»”.
Secondo la stima dell’ambasciatrice statunitense all'Onu Linda Thomas-Greenfield i profughi potrebbero essere anche cinque milioni: “Se la Russia continua su questa strada potrebbe, secondo le nostre stime, creare una delle più grandi crisi che il mondo deve affrontare oggi”. Ieri pomeriggio in Moldavia erano già arrivate 4 mila persone: “Il governo ha schierato centri di accoglienza temporanea nei pressi delle località di Palanca e Ocnita, I nostri confini sono aperti”, le parole via Twitter della presidente moldava Maia Sandu.
C’è poi l’incredibile episodio di un carro armato che ha puntato e schiacciato l’auto di un civile di passaggio, che miracolosamente potrebbe essere comunque riuscito a sopravvivere, nonostante la devastazione subita dalla sua vettura.