A Quarta Repubblica, in onda su Rete4, ha preso parte come ospite anche Beatrice Pepe, giovane attivista di Ultima Generazione, che si è espressa sull’eventualità di ridurre l’utilizzo delle auto fino alla fascia Euro 5: “Mettere il focus sulle auto e spostare l’attenzione dai singoli cittadini, che devono adattarsi, credo che sia solamente un gioco da parte del Governo e dello Stato di deresponsabilizzarsi. Ad esempio, durante il Covid, quando le macchine non sono state utilizzate, l’inquinamento è aumentato. Quindi il vero problema è un altro, e a rimetterci sono persone che magari non hanno nemmeno disponibilità economica, mentre lo stato continua impunito a investire soldi in una maniera dannosa”.
Presente in studio anche Enrico Testa, detto Chicco, che si è reso protagonista di uno scontro con l'ambientalista di Ultima Generazione. Al centro del dibattito il rispetto dell'ambiente e del pianeta Terra, la crisi climatica e la tutela delle energie. Lo scambio di opinioni ha preso fuoco nel momento in cui si è fatto riferimento a dei dati oggettivi che sostenessero le rispettive tesi. Dati che, a quanto pare, non erano in possesso dell’attivista: “Le soluzioni ci sono. Ci sono soluzioni più efficienti. Non sono una scienziata né un ingegnere energetico. Ci sono delle persone che lo sanno, che andrebbero ascoltate invece di continuare a investire nel fossile. L'anno scorso l'Italia ha speso 60 miliardi di euro nel fossile”. Chicco Testa, che ha ricoperto ruoli importanti nelle maggiori aziende energetiche, nonché ex Segretario nazionale di Legambiente, non si è trattenuto. "Se ci sono delle soluzioni me le deve dire. Dove ha investito l'Italia nel fossile? Mi vuole parlare di qualche sussidio energetico? Mi faccia qualche esempio. Chi li ha investiti questi 60 miliardi? L'Italia riscuote 40 miliardi di tasse dal fossile. Il nostro Paese non fa nessun investimento sul fossile. Lei non sa rispondere alle domande". Su Twitter non sono mancate le critiche nei confronti di Beatrice Pepe, che per molti è stata “asfaltata” nel dibattito con Chicco Testa, definendo il suo intervento il trionfo del qualunquismo che ha come obbiettivo quello di salvare il mondo. La rivedremo ospite in qualche altro salotto a parlare di ambientalismo nonostante la povertà di argomenti dimostrata? Tutto è possibile...
Nel frattempo, gli attivisti di Ultima Generazione si sono affrettati a inserire il nostro articolo in un comunicato stampa, dove ci definiscono sessisti e addirittura si dicono dispiaciuti che il pezzo porti la firma di una donna. Ahimè. Beatrice Pepe si è presentata in trasmissione citando dei dati di cui non conosceva le fonti. L’aver sottolineato questa mancanza non ci definisce sessisti. Queste le parole dell’attivista, che inizia la sua replica sui social parafrasando proprio il titolo del nostro articolo: “Chi ca**o sono io? Sono Beatrice, ho 23 anni. Ero ospite a Quarta Repubblica per tentare di parlare del #FondoRiparazione. Perché tutto questo odio allora? Perché queste offese, perché questi apprezzamenti non richiesti, perché questi commenti che mi riducono a un pezzo di carne per solo il fatto di essere donna? Ed è qui la risposta: è essere donna, ed è essere donna in uno studio televisivo pieno di uomini maturi, ed è il giornale e la trasmissione di turno che preferisce parlare del mio aspetto esteriore, rispetto che parlare di quello che sto portando e cioè che stiamo andando incontro a un collasso climatico e che il nostro Governo non ci sta proteggendo. Poche persone, d’altro canto si sono preoccupate di andare a verificare se i dati che stavo portando, non ricordando le fonti, erano veri. Perché la mia voce vale meno del mio viso? Io continuerò a prendermi spazi in televisione soltanto perché sono una ‘bella ragazza’ e portare un messaggio di verità. Perché la scomodità non la portiamo soltanto in strada ma anche negli spazi che ci vogliono zitte e carine, per quanto tenteranno di sminuirci, di silenziarci, noi continueremo a portare un messaggio di alternativa. Perché l’alternativa a questo sistema è possibile e sempre più persone ci stanno credendo e si stanno unendo”.