Oggi gli attivisti di Ultima Generazione hanno gettato dell’acqua sulla facciata di palazzo Madama, mentre un altro gruppo versava del fango vicino al portone e due attiviste si gettavano del fango addosso. Un richiamo a quanto accaduto nei giorni scorsi in Emilia-Romagna. L’azione è durata una manciata di minuti. Infatti, le Forze dell’ordine sono intervenute immediatamente, trascinando via i presenti sull’asfalto a schiena nuda. Sul posto è intervenuta anche un’ambulanza. Un’azione che arriva in risposta all’invito del presidente del Senato Ignazio La Russa di andare a spalare il fango nei luoghi dell’alluvione: “Avendo dato prova di volere concretamente fare qualcosa per l’ambiente”. Questa la risposta degli attivisti: “Invece di ricattare chi sta implorando da mesi il Governo di interrompere i sussidi pubblici ai combustibili fossili, il presidente del Senato potrebbe invitare le istituzioni ad agire subito per garantire un futuro ai suoi concittadini. Quello che abbiamo visto diventerà la normalità nei prossimi anni. Cosa sono gli imbrattamenti e i blocchi stradali in confronto al disastro umano che affronteremo? Quale livello di violenza saremo disposti ad accettare, quando le alluvioni e la siccità devasteranno campi e raccolti, quando il cibo costerà troppo?”.
Una delle attiviste, a seno nudo e cosparsa di fango ha gridato: “L'alluvione dell’Emilia-Romagna era un disastro annunciato. Portiamo il fango della politica nel palazzo della Politica. Siamo in pericolo, ascoltateci e ascoltate gli scienziati”. Gli attivisti per questo gesto rischiano fino a 5 anni di carcere, per via dei decreti sicurezza di Matteo Salvini, che hanno aggiunto un'aggravante al reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Un blitz che arriva a pochi giorni dall'imbrattamento dell'acqua della fontana di Trevi.