Le meme coin sono criptovalute nate da meme o fenomeni virali su Internet, spesso create per scopi ironici o di marketing. Non possiedono un valore intrinseco né una reale utilità, ma la loro popolarità può causare significative oscillazioni di prezzo, attirando sia speculatori che appassionati. Recentemente, Donald e Melania Trump hanno lanciato le proprie meme coin, rispettivamente $Trump e $Melania. Queste criptovalute, basate sulla blockchain Solana, hanno registrato un notevole volume di scambi iniziali, con $Trump che ha raggiunto un picco di 42 dollari e $Melania oltre 13 dollari. Tuttavia, dopo l'entusiasmo iniziale, entrambe hanno subito un calo significativo del loro valore. Elon Musk, da sempre un catalizzatore del mercato cripto, è stato associato al lancio di $EItler (Elon Hitler), una meme coin basata sull'accusa (che ha contestato) di aver fatto il saluto romano, qui interpretato come nazista. Il token, pur registrando una crescita del 450%, è classificato come altamente rischioso. Episodi come questi evidenziano il lato oscuro delle meme coin, spesso legate a truffe come il "rug pull", in cui gli investitori vengono abbandonati con token privi di valore.
In Italia, le banche mantengono un atteggiamento prudente nei confronti delle criptovalute, in particolare delle meme coin. Ad esempio, Banca Mediolanum ha dichiarato che non offrirà consulenza o servizi legati alle criptovalute, sottolineando la mancanza di trasparenza e l'elevato rischio associato a questi asset. Unicredit adotta una posizione altrettanto cauta. Il Ceo, Andrea Orcel, ha ribadito che la banca non intende supportare direttamente le criptovalute, considerandole incompatibili con i principi di stabilità e trasparenza che guidano l’istituto. Tuttavia, ha riconosciuto l’importanza della blockchain come tecnologia potenzialmente rivoluzionaria, suggerendo che Unicredit potrebbe esplorare soluzioni innovative in settori più regolamentati. Intesa Sanpaolo, invece, pur non offrendo direttamente servizi legati alle criptovalute, consente ai propri clienti di trasferire fondi verso exchange regolamentati, come Kraken e Coinbase, per l’acquisto di asset digitali. Questo approccio mira a mantenere un rapporto di fiducia con i clienti interessati a investire in criptovalute, fornendo al contempo un livello di sicurezza attraverso piattaforme verificate.
La Banca d'Italia non ha ancora rilasciato dichiarazioni specifiche riguardo alle meme coin. Tuttavia, in linea con la posizione generale sulle criptovalute, l'istituto sottolinea l'importanza di una valutazione attenta dei rischi associati a questi strumenti finanziari non regolamentati. Le meme coin, spesso create per scopi ironici o legati a fenomeni virali, presentano una volatilità elevata e una mancanza di fondamentali economici solidi, aumentando il rischio per gli investitori. Pertanto, la Banca d'Italia invita a una prudente considerazione prima di intraprendere investimenti in tali asset digitali. Le meme coin rappresentano un fenomeno affascinante nel panorama delle criptovalute, evidenziando come cultura popolare e finanza possano intrecciarsi. Tuttavia, la loro natura altamente speculativa e la mancanza di fondamentali solidi le rendono un investimento rischioso.