Donald Trump, non nuovo a sconvolgere gli equilibri tradizionali, ha lanciato la sua criptovaluta: $Trump, una meme coin che, in poche ore, ha visto il suo valore aumentare del 45.000%, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 12 miliardi di dollari. Ma non è tutto. A poche ore dall'annuncio del marito, anche Melania Trump ha introdotto la sua cripto personale, $Melania, aggiungendo un tocco glamour al settore delle criptovalute. Due mosse che raccontano il volto di una nuova presidenza americana apertamente crypto-friendly.
Un fenomeno di massa (e di rischio)
Le meme coin dei Trump sono molto più che strumenti finanziari. "$Trump celebra un leader che non si tira indietro, a prescindere dalle probabilità", si legge sul sito ufficiale. Tuttavia, gli avvertimenti non mancano: "Non è un’opportunità di investimento", ma una celebrazione dei valori incarnati dal 47° presidente degli Stati Uniti.
Dietro la narrativa promozionale, i numeri impressionano: in 24 ore, sono stati scambiati token $Trump per 51 miliardi di dollari e $Melania per quasi 4 miliardi. Eppure, il mercato delle criptovalute è volatile, come dimostrano i cali improvvisi che hanno seguito il boom iniziale. $Trump ha perso il 40% del valore dal picco, per poi stabilizzarsi intorno ai 55 dollari.
Critiche e conflitti d’interesse
Le critiche, però, non si sono fatte attendere. Secondo il Corriere della Sera, l’80% di $Trump è detenuto dalla Cic Digital Llc, affiliata alla Trump Organization. Una concentrazione che alimenta dubbi sulla trasparenza e suggerisce un possibile conflitto d’interessi, soprattutto alla luce delle ambizioni di Trump di fare degli Stati Uniti "la capitale mondiale delle criptovalute".
In questo contesto, alcune voci del settore non hanno risparmiato giudizi taglienti. Come riporta Milano Finanza, un anonimo protagonista della comunità crypto ha dichiarato: "Trump scamma tutti con una meme coin senza capo né coda. Bukele compra Bitcoin e resiste alla tentazione degli shitcoin. Qui si confrontano rinascimento e decadenza".
Solana e il balzo delle piattaforme
Un effetto collaterale interessante è stato il boom della blockchain Solana, utilizzata per lanciare i token dei Trump. Il valore del token SOL ha raggiunto massimi storici, superando i 293 dollari, prima di un leggero ribasso. Questo sottolinea come le scelte della coppia presidenziale abbiano riflessi non solo economici ma anche tecnologici.
L’ingresso dei Trump nel mercato crypto segna l’alba di una nuova era, quella del "presidente delle criptovalute". Tuttavia, secondo Andrea Ferrero su Repubblica, le meme coin "non rappresentano una creazione di ricchezza, ma una ridistribuzione di attenzione". In altre parole, sono strumenti altamente speculativi, dipendenti da ondate di entusiasmo momentaneo.
Eppure, l’impatto politico non può essere ignorato. "Immaginate Trump che regala 100 dollari in token a ogni cittadino americano", ipotizza Ferrero, trasformando ogni elettore in uno stakeholder. Un’idea audace, che intreccia economia digitale e democrazia diretta, ma che solleva interrogativi etici e pratici.
Mentre il Bitcoin sfonda quota 109.000 dollari, la mossa dei Trump mostra il potere delle criptovalute come leva economica e politica. Ma questa strategia audace riuscirà a resistere alle sfide della volatilità e delle critiche? Oppure, come un puntatore laser per il gregge, i token presidenziali svaniranno con il prossimo trend virale? L’era delle criptovalute è qui, e i Trump ne sono protagonisti. Ma il prezzo da pagare, per loro e per i mercati, potrebbe essere più alto di quanto immaginiamo.