Lido di Camaiore è entrato a sorpresa e apparentemente senza ragione in tendenza su Twitter e molti si sono chiesti come sia stato possibile e perché la località turistica toscana sia entrata tra i trending topic del social. È stato un fenomeno che si è autoalimentato e, per quel che è stato possibile dedurre, si basa su un precedente e su un equivoco, condito con la necessaria dose di emulazione e di un pizzico di (artefatta?) ignoranza.
Tutto è cominciato quando la star internazionale Lana Del Rey ha rivelato al mondo (e a molti italiani non avvezzi alla villeggiatura o alla geografia) l’esistenza di Lido di Camaiore. È accaduto prima quando la cantante ha annunciato a sorpresa il suo ritorno in Italia dopo cinque anni, con un’unica data, il 2 luglio, proprio nella località della Versilia, per una data speciale del (piccolo, per gli standard dell’artista) festival “La prima estate”. In quell’occasione, dove si è esibita sul palco del Parco Bussoladomani davanti a 17 mila fan (giovanissimi ma non solo), Lana Del Rey ha dichiarato: “Questo è uno dei posti più incredibili dove abbia mai cantato”. Chissà se era un commento sentito o se assomigliava a quelli di Lewis Hamilton, per il quale il pubblico dell’autodromo che ha davanti è più o meno sempre il migliore del mondo… Sta di fatto che l’apprezzamento della star è stato notato. E poi?
Poi Lido di Camaiore è stato legato al concerto di un’altra stella della musica, Taylor Swift: su Twitter si è diffuso il commento (o meglio una serie di commenti quasi tutti uguali) relativo al fatto che il concerto della Swift del 14 luglio a San Siro sarebbe stato organizzato da Lido di Camaiore. Quindi… Lido di Camaiore caput mundi…
In realtà si è trattato di una forzatura o di uno “scherzo”, perché è ben vero che Lido di Camaiore compare nella sezione organizzatori, ma semplicemente perché a Lido di Camaiore ha sede la grossa agenzia di spettacolo D’Alessandro e Galli (la Di and Gi srl), che si è occupata anche della data di Taylor Swift a Milano. Nessun mistero né miracolo, quindi, ma tanti, tanti tweet.