Oliviero Toscani, uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi - che di certo non ha bisogno di presentazioni - ha annunciato attraverso un’intervista al Corriere della Sera la sua malattia: “Mi hanno diagnosticato un problema al cuore. In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali” aggiungendo “non ho paura di morire. Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero” mostrando, ancora una volta, la sua irriverenza, il suo essere sempre stato controcorrente e “libero” e senza regole o padroni. Maestro nell’arte della fotografia, oggi 82enne, le sue fotografie con John Lennon e Paul McCartney, con Andy Warhol, Fellini e Fidel Castro – a cui ha raccontato di aver regalato una bicicletta – sono solo alcuni dei suoi tantissimi lavori, oltre alla sua campagna per Jesus jeans – “Chi mi ama mi segua” sul fondoschiena di una modella in primo piano – e il suo scatto più famoso con il bacio tra la suora e il prete nella campagna per Benetton del 1991 lo hanno reso famoso in tutto il mondo.
Anche noi di MOW lo abbiamo incontrato e intervistato più volte, tra quella volta che ci aveva concesso un incontro nel 2022 nel format MOW against: tutta la redazione contro un personaggio, dove, in un'intervista faccia a faccia ci aveva detto le sue opinioni su tantissimi temi: dai fotografi di guerra che oggi sono diventati solo dei “mistificatori”, ai giornalisti “ballerine dell’informazione” (tra cui in particolare Massimo Giletti sul conflitto tra Russia e Ucraina); dallo slogan “Dio, patria, famiglia e proprietà” che per lui sono “la rovina dell’umanità”, all’Italia che è ancora “un Paese fascista”. Senza risparmiare nemmeno noi, bacchettandoci come “formalisti e piccoli borghesi”, oltre a dirci “Siete dei maiali. Non avete il minimo senso della sovversione” con l’ironia e sfrontatezza che lo contraddistinguono, senza filtri o congetture. A proposito dei soldi guadagnati con la sua fotografia ci aveva detto: “Ho guadagnato più di tutti”, ma anche “non sono mai entrato in banca. Non so quanto ho e non voglio neanche saperlo”, dimostrando il suo totale disinteresse verso le questioni materiali.
Nell’intervista degli ultimi giorni sul Corriere Toscani appare fisicamente provato, a causa della malattia e del notevole dimagrimento. Il suo male è l’amiloidosi, per cui non esiste cura, anche se rivela di star provando una cura sperimentale: “Faccio da cavia.” Nella nostra intervista di due anni fa, alla domanda “A 80 anni inizia a pensare alla morte?” ci aveva risposto sarcastico “Ma guardate che esiste anche per voi”, augurandosi di non morire malato, ma piuttosto “ridendo”. Purtroppo, la vita in questi casi è imprevedibile. Quanto tempo gli hanno dato da vivere? Gli è stato chiesto, ma una risposta chiara al momento non c’è. Non per davvero. Noi gli auguriamo che la cura sperimentale funzioni e possa guarire, per regalarci ancora la sua arte, la sua fotografia e la sua sfacciata onesta: “Non voglio un funerale. Mi portino a bruciare e via. Sono sempre stato laico, neppure i miei figli ho battezzato. Vivere vuol dire anche morire, eppure nessuno parla della morte. Si vive come imbrogliandosi, perdendo tempo” tra le sue dichiarazioni, che colpiscono nel segno.