All’alba di oggi i carabinieri del Comando provinciale di Milano, su mandato della Procura di Pavia, hanno eseguito una serie di perquisizioni a carico di Andrea Sempio, l’uomo tornato recentemente sotto indagine per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007.
I militari si sono presentati all’alba nell’abitazione di Sempio, a Voghera, e in quella dei suoi genitori a Garlasco. Le operazioni, coordinate dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano, hanno riguardato anche le abitazioni di due amici dell’indagato.
Secondo quanto trapelato, gli investigatori avrebbero sequestrato diversi dispositivi elettronici, tra cui telefoni cellulari e computer, allo scopo di analizzarne i contenuti in cerca di elementi utili all’indagine. Contemporaneamente, un canale di irrigazione situato in un campo a Tromello è stato setacciato con l’ausilio dei vigili del fuoco: si cerca l’arma del delitto.
Andrea Sempio, amico d’infanzia del fratello di Chiara Poggi, era già stato coinvolto marginalmente nelle indagini nel passato, ma il suo nome è tornato di attualità dopo che la difesa di Alberto Stasi – l’ex fidanzato di Chiara e condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio – ha chiesto nuove verifiche su alcune tracce biologiche rilevate nel 2014 sotto le unghie della vittima.

È proprio in questo contesto che la Procura ha deciso di riaprire un fascicolo su Sempio, dopo due precedenti richieste di archiviazione. Venerdì è prevista un’udienza cruciale: si terrà un incidente probatorio in cui verranno riesaminati i reperti biologici alla luce dei nuovi confronti genetici, inclusi quelli di Sempio e, probabilmente, di altri soggetti.
Nelle scorse settimane, anche la madre di Sempio è stata convocata dai carabinieri a Milano, ma si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Tra le domande poste anche una in riferimento a un vigile del fuoco in servizio a Vigevano all’epoca dei fatti.
Nonostante l’evolversi degli eventi, la famiglia Poggi continua a credere nella colpevolezza di Alberto Stasi. "È un condannato in via definitiva. Ci sono delle sentenze, fino ad ora è lui il colpevole", ha ribadito recentemente Rita Poggi, madre della vittima. La famiglia ha anche commentato la possibilità che vengano trovate tracce di DNA di Sempio nella villetta del delitto: "Non sarebbe sorprendente – ha detto il padre – perché frequentava spesso la casa. Giocava con Marco, il fratello di Chiara, sia al piano di sopra che in taverna".
Nel frattempo, Alberto Stasi, che ha sempre respinto ogni accusa, ha ottenuto la semilibertà dopo aver scontato dieci dei sedici anni della condanna.
