Il caso di Chiara Poggi, la ventiseienne di Garlasco uccisa nel 2007, è tornato a far discutere con la riapertura del caso. Le indagini sul suo omicidio si stanno arricchendo di nuovi elementi, con un focus particolare sulla posizione di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, inizialmente sospettato ma successivamente scagionato. A sollevare nuovi dubbi è l’analisi delle sue celle telefoniche, che sembrano escludere il suo coinvolgimento nell’omicidio. Sempio, che stando alle sue dichiarazioni all'epoca dei fatti si trovava in un'altra parte della città, è stato già archiviato nel 2007 dalla Procura di Pavia, ma ora, a distanza di anni, le sue comunicazioni telefoniche stanno tornando sotto la lente d’ingrandimento. Le celle telefoniche documentano le sue chiamate tra il 12 e il 13 agosto 2007, nella finestra temporale tra la morte di Chiara (avvenuta tra le 9:12 e le 9:35) e le ore successive. In particolare, tra le 9:58 e le 12:18, Sempio è stato in contatto con due amici, come evidenziato dalle analisi delle celle telefoniche che confermano che entrambi gli interlocutori erano a Garlasco.


Un’altra importante ricostruzione riguarda la telefonata tra Sempio e Chiara Poggi, avvenuta l’8 agosto 2007. La conversazione di 21 secondi, che Sempio ha spiegato ai carabinieri come una ricerca del suo amico, è l’unica tra i due. Le analisi telefoniche indicano anche che il 13 agosto, Sempio si sveglia e si dirige a Vigevano, dove si ferma nel parcheggio di piazza Sant’Ambrogio alle 10:18. Il percorso tra Garlasco e Vigevano risulta compatibile con i dati telefonici, confermando che Sempio non era nei pressi della casa di Chiara durante l’omicidio. In attesa di nuove rivelazioni, la procura di Pavia ha avanzato la richiesta di un accertamento genetico per comparare il Dna di Sempio con il materiale biologico trovato sulle unghie e le dita di Chiara, oltre a confrontarlo con altri reperti mai analizzati. Se la richiesta sarà accolta dalla giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, si procederà con un accertamento probatorio che coinvolgerà anche consulenti esterni. La Procura ha già scelto il genetista Carlo Previderè, noto per il caso Yara, mentre la famiglia Poggi si affiderà al consulente storico Marzio Capra, e la difesa di Sempio potrà avvalersi dell’ex maresciallo del Ris Luciano Garofano. L’incidente probatorio servirà a fissare le prove in modo definitivo, evitando ulteriori ripetizioni di analisi, in vista di un possibile processo.

