Uccisa con una mossa di wrestling, soffocandola stringendo braccio e avambraccio intorno al suo collo. A quanto pare prima di organizzare l’incontro a pagamento con Maria Campai, con cui inizialmente si era relazionato su un sito di incontri, il ragazzino che ora si trova in carcere con l’accusa di omicidio, a quanto pare aveva cercato online quali fossero le tecniche di uccisione a mani nude. Gli esperti del Ris dei carabinieri hanno ispezionato il garage dell’abitazione del ragazzo in cerca di altre prove da aggiungere al già esistente piano accusatorio. Perché, sembrerebbe, che abbia tentato di lavare via macchie di sangue e residui organici. Dopo la collaborazione con gli inquirenti, in cui ha indicato il luogo in cui si trovava il corpo della vittima, ha continuato nel racconto di quanto accaduto: “È durato tutto pochi secondi”. E poi nessuna esitazione.
Una posa inquietante davanti a uno specchio, la foto pubblicata su Instagram alla quale il diciassettenne, aveva aggiunto una didascalia: “Brian Moser”. Un rimando alla serie tv "Dexter". Si tratta di Moser, un serial killer conosciuto come "Ice Truck Killer". Foto che va ad aggiungersi ad altri elementi provenienti dai social del ragazzo che, tempo fa, aveva inneggiato anche a Filippo Turetta, che ha ucciso la sua ex fidanzata di Giulia Cecchettin. Il giudice del Tribunale dei minori di Brescia ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere.