L’omicidio di Pierina Paganelli sembra essere ancora lontano dalla sua risoluzione. Louis Dassilva al momento è l’unico indagato che dall’estate scorsa si trova in carcere con l’accusa di omicidio. Il movente? Secondo l’accusa sarebbe il timore di dover mettere fine alla sua relazione extraconiugale con Manuela Bianchi, nuora della vittima. Tutti i protagonisti di questa storia risiedono nel medesimo condominio, in via del ciclamino a Rimini, proprio dove si è consumato il delitto. Pierina Paganelli infatti, è stata uccisa con ben 29 coltellate nel garage della palazzina in cui abitava. Chi è davvero il colpevole? Sugli indumenti indossati dalla vittima e sulla scena del crimine non è però stata rilevata alcuna traccia del Dna di Dassilva. Un giallo che sembra continuare a girare tutto sulla “relazione a tre” tra Manuela Bianchi, Louis Dassilva e la moglie di lui Valeria Bartolucci.
Manuela Bianchi ha commentato l’odio che le è stato riversato addosso proprio per aver iniziato e portato avanti questo legame con Dassilva, il 34enne senegalese accusato di aver ucciso sua suocera: “Sto trovando veramente una popolazione italiana molto strana, perché io non credo di aver fatto chissà che cosa tremenda nella mia vita da avere una ripercussione così forte. Ho amici che vengono subissati di telefonate o messaggi se solo hanno dei contatti con me perché sono una persona bugiarda, una cattiva persona. Mi sembra una cosa esagerata, con le colpe che posso avere. E voglio dire a tutte queste persone che la ruota gira”. È atteso a breve l’incidente probatorio su quella che la Procura considera la prova regina contro Dassilva, ovvero il video della telecamera della farmacia che lo inchioderebbe sulla scena del crimine proprio nei momenti in cui si è consumato il delitto…