Il dolore per la morte della moglie non è stato giudicato reale da molti ascoltatori e da chi si interessa sui social al caso di Liliana Renisovich, ma nella puntata di Quarto Grado di venerdì 14 febbraio, Sebastiano Visintin, ora vedovo, ha rivolto l’ennesimo appello ai giudici e a chi sta svolgendo le indagini sull’omicidio della moglie: “Sono molto arrabbiato, perché si continua a costruire ipotesi e altro… Aspettiamo queste notizie che e due risposte importanti: quando è successo e come. Queste sono le cose importanti a cui rispondere. Dopo ognuno ha le sue idee, quello che volete. E anche soprattutto se il corpo di Liliana è importante sapere se è stato congelato o no”.
L’appello viene rilanciato anche da Gianluigi Nuzzi: “Ecco questo appello di Sebastiano lo metterei in sequenza con tutti quelli che sui social, virtualmente, vogliono il processo contro di lui e lo vogliono sulla croce. Questo è un marito che sta chiedendo ai giudici e ai loro consulenti di arrivare alla verità. Lui vuole la verità”. Ma è davvero così? In molti credono di no e alcuni si sono anche convinti che Sebastiano sia in qualche modo coinvolto con la morte di Liliana. Secondo un’inchiesta de Le Iene, l’alibi di Visintin sarebbe debole e si baserebbe esclusivamente su un video girato con la GoPro della bicicletta che potrebbe essere stato tagliato e manipolato. In realtà gli spostamenti durante il giorno dell’omicidio della moglie sono stati confermati dai tracciamenti delle celle telefoniche.

Per Nuzzi, tuttavia, il punto è un altro: se Sebastiano non è indagato e sta chiedendo verità sulla moglie, perché la gente pretende dalla trasmissione interrogatori e trappole come se il programma di Rete 4 dovesse portarlo a confessare? “Quando criticate Quarto Grado e anche il sottoscritto dicendo che non siamo aggressivi, che non incastriamo Sebastiano, che non lo mettiamo alle strette, io voglio la tutela di Sebastiano, perché è un marito al momento non indagato e purtroppo anche vedono. E non sa cosa è successo alla moglie. Poi se lui ha commesso qualcosa non sarò io a dirlo, ci saranno dei magistrati”.
