Sono trascorsi esattamente tre anni da quando il corpo di Liliana Resinovich, fino a quel momento considerata scomparsa per ben 21 giorni, veniva ritrovato senza vita nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Si pensava che si trovasse chissà dove, poi la macabra scoperta poco distante dalla casa in cui la donna abitava insieme al marito Sebastiano Visintin. L’ultima notizia di Liliana era che fosse uscita di casa la mattina del 14 dicembre 2021, una certezza perché ripresa dalle telecamere di sorveglianza della zona, per poi scomparire nel nulla. Un mistero che ancora oggi resta avvolto nell’ombra, cosa le è accaduto quella mattina? Ma soprattutto, Liliana è morta subito dopo la scomparsa, o poco prima che il suo corpo venisse ritrovato?
Domande a cui si sta ancora tentando di dare una risposta. È attesa tra pochi giorni, il 15 gennaio, la perizia medico legale di Cristina Cattaneo che si spera possa gettare un po' di luce su quanto accaduto a Liliana. Questa la speranza dei familiari della donna, che non hanno mai preso realmente in considerazione l’ipotesi che possa trattarsi di un suicidio, soprattutto per le modalità in cui è stato rinvenuto il cadavere, chiuso in due sacchi neri. "Vogliamo solo la verità e che le indagini facciamo chiarezza sulla vicenda". Stando ad alcune anticipazioni, che restano in attesa di conferma, sul corpo di Liliana sarebbero stati riscontrati segni e lesioni. Ipotesi, questa, che porterebbe a scartare l’eventualità che si tratti di un suicidio, come ha sottolineato anche un’amica della donna: “Liliana è stata uccisa da un gruppo di persone, in cui c’era sicuramente qualcuno che aveva nozioni mediche". Non resta che attendere i risultati della perizia…