Il marito di Liliana Resinovich, Sebastiano Visitin, ha partecipato come ospite all’ultima puntata di di Quarto Grado in onda su Retequattro. “Il Natale l’ho passato con i soliti amici da cui andavamo per anni con Liliana, sono stato ospite loro e con la loro famiglia. Pensano che io sia innocente? Da come si sono comportanti… mi hanno accolto bene. Liliana Resinovich è stata aggredita prima di morire? Saranno le risposte che mi daranno i miei consulenti se queste lesioni venissero confermate. Se si scoprisse un assassino? Non posso pensare che qualcuno abbia fatto volontariamente del male a Lilly. Come uomo mi aspetterei dalla giustizia una condanna esemplare verso questo uomo, questa persona che ha fatto del male”. Ed ha parlato del suo rammarico più grande: “Odio verso questa persona ci sarà sempre, una cosa che resterà in me indelebile per tutto il resto della mia vita. Ho questo rammarico forse di non essermi accorto che in Liliana vi fosse qualcosa di diverso. Io l’ho vista un po’ diversa dal solito ma ho pensato che da quando lei era andata in pensione si era trovata un po’ in difficoltà”.
E sulla strada percorsa da Liliana il giorno della scomparsa, 14 dicembre 2021: “Quel percorso lo facevamo noi durante il covid per muoverci un po’ da casa nostra”. E sul suo rapporto con la moglie: “Io l’ho sempre detto, guardate che ultimamente Liliana era un po’ diversa, un po’ taciturna. Ho sbagliato a non capire? Certo, io penso che se ne siano accorti un po’ tutti, anche i famigliari”. Poi il commento del giornalista Gianluigi Nuzzi, conduttore del programma: “Sebastiano divide il nostro paese, c’è chi pensa che è responsabile della morte di Liliana Resinovich e chi no”. Attesi tra un mese i risultati sulla nuova perizia medico legale sul corpo di Liliana, che si spera possa finalmente gettare luce sulle tante zone d’ombra del giallo della sua morte.