A poco più di un anno dall'omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni uccisa con 29 coltellate nel garage della palazzina in cui abitava a Rimini, il giallo della sua morte torna a riaccendersi, con i riflettori nuovamente puntati in via del ciclamino. Ma cosa è accaduto? Il figlio di Pierina, Giuliano Saponi, il 30 dicembre si è reso conto che qualcuno aveva strappato i sigilli affissi dalla polizia all’ingresso dell’appartamento della madre. Circostanza che determinato l’intervento sul posto da parte degli agenti della scientifica. Secondo le prime indiscrezioni lo stabile, ancora sotto sequestro, è stato svaligiato da alcuni ladri che si sarebbero arrampicati fino al terzo piano attraverso la grondaia, e che poi siano entrati nell'abitazione da una portafinestra del balcone. All’interno il caos. Anche la cassaforte, che si trovava in camera da letto, è stata smurata. Fortunatamente al suo interno c’erano conservato soltanto dei documenti e nessun oggetto di valore.
La cassaforte è stata poi ritrovata poco lontano dall'appartamento, all’interno del giardinetto del complesso condominiale di via del ciclamino. Al momento si ipotizza che non ci sia alcun collegamento tra il furto e la morte di Pierina, forse i ladri lo avevano solo preso di mira perché sempre chiuso e certi di non imbattersi con nessuno. Sull’accaduto sta indagando la polizia e sembrerebbe che nessuno, nemmeno i vicini, si sia reso conto di questo stava avvenendo nell’appartamento di Pierina. Lo studio legale Barzan che sta seguendo la nuora di Pierina, Manuela Bianchi: "Esprime profonda solidarietà alla famiglia Saponi per il vile atto di cui è stata vittima la memoria della signora Pierina Paganelli". Al momento l’unico sospettato per la morte della donna resta Louis Dassilva, amante proprio di Manuela Bianchi.