"La Lega ce l'ha duro!" gridava Umberto Bossi negli anni Novanta. Oggi l'uomo più chiacchierato del Carroccio risponde al nome di Roberto Vannacci, anche membro del Parlamento Europeo. Il generale ha inaugurato questo 2025 con un impavido tuffo a mare, come è tradizione per il Capodanno viareggino, insieme ad altri (circa) mille coraggiosi natanti. Ascia bipenne al collo ("ma è solo un ricordo di mia madre", spiega) e frecciata a Matteo Salvini ("Ci devono essere motivazioni per cambiare incarichi di responsabilità, vedremo se ce ne sarà occasione", sibillina), Vannacci al solito non perde tempo per attirare l'attenzione su di sé. Peccato che l'ironia social non perdoni e, infatti, sono in molti a concentrarsi sullo slippino scelto dall'intransigente leghista. Il dubbio manifesto è che sotto il costume ci sia poco e niente. Non potendo, naturalmente, confermare né smentire, ci limitiamo a riportare l'impellente domanda che gira hic et nunc su X: "Ma Vannacci ce l'ha piccolissimo?".
Siamo piuttosto certi che il generale non vorrà accusarci di body shaming, anche perché da sempre poco incline alla cosiddetta "cultura woke". Mica non si potrà più dire niente, insomma. Le acque e le temperature inesorabilmente gelide del primo gennaio, sicuro non avranno aiutato il milite a far miglior figura. Valgono come alibi, non si discute. Tra l'altro, Vannacci pare essere di fulgido umore subito dopo l'impresa: "Nel 2025 faremo il botto", assicura via Instagram. Non poteva di sicuro aspettarsi che la sua prima apparizione pubblica dell'anno avrebbe dato adito a questo tipo di commenti burloni, certamente dettati dalla malafede, da uno scarso se non nullo amor di patria, oseremmo dire. Con tutto il sarcasmo del caso. Del caso, val bene ribadirlo.
L'ultima apparizione del 2024, l'ultima che avesse creato più di una polemica virtuale e fattuale, vedeva il prode Vannacci alla corte di Fedez, ospite del 'Pulp' podcast del rapper in odor di Sanremo. Suddetto rapper in odor di Sanremo che aveva già dimostrato una qualche stima per il nostro, definendolo più efficace, a livello comunicativo, rispetto a Elly Schlein. Nella puntata, abbiamo visto Federico Lucia offrirgli una canna e annunciare l'episodio come "Un'ora e mezza di acceso ma rispettoso dibattito". Da cui non è uscita l'ombra di mezza roba notiziabile, ma pazienza.
Il 2025 di Roberto Vannacci si apre ora con un problema (si fa per ridere) di dimensioni a cui non vogliamo nemmeno pensare con quanta eleganza vorrà, nel caso, rispondere. Magari con una bella diretta Instagram chez l'amico suo Fedez che, nemmeno troppo tempo addietro, si prodigava in grandi discorsi sull'inclusione e oggi fa bisboccia con uno "famoso" soprattutto perché considera l'omosessualità "contronatura". Cortocircuiti storici un tanto al chilo. Lontani, davvero lontani i tempi in cui la Lega ce l'aveva duro. In tutti i sensi.