A Storie Italiane si è tornati a parlare dell’omicidio di Pierina Paganelli, uccisa a coltellate nell’ottobre scorso nel garage della palazzina in cui abitava. Al momento l’unico indagato per il delitto è Louis Dassilva, amante della nuora della vittima. Il movente che si ipotizza è la paura, per lui, si dover mettere fine alla relazione extraconiugale che forse la donna aveva scoperto. Dassilva, dallo scorso luglio, si trova in carcere. La prova regina contro di lui sarebbero delle immagini riprese dalla telecamera della farmacia nelle vicinanze dell’abitazione di Pierina, che andrebbe a collocare Louis sulla scena del crimine. È in corso l‘incidente probatorio proprio su questo filmato, per stabilire se si tratti proprio di Dassilva o di un vicino di casa di Pierina che dice di riconoscersi nel filmato.
In trasmissione è stato mostrato in anteprima il test svolto dalla procura, in cui Dassilva è stato fatto passare davanti alla cam 3 della farmacia. E cosa è emerso da questo “esperimento”? A quanto pare “una corrispondenza accurata e dettagliata”, soprattutto per quanto riguarda la postura del braccio destro. Davide Barzan, consulente dei fratelli Bianchi: “Comparazioni importanti, perché su quelle si basa l’accusa del PM. Ora si dovrà procedere nella verifica del colore della pelle con dei patch, della retroflessione perché è un vizio di postura unico dell’indagato e della velocità di progressione. Sono d’accordo con la consulenza del PM“.