Il caso del delitto di Garlasco non è mai davvero finito. Ha solo rallentato, come se il tempo potesse far sparire i dubbi, gli errori, le piste lasciate a metà. Ma sotto la superficie, qualcosa si muove ancora. Lo sa bene Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, che nel podcast Bugalalla lancia una previsione che suona come una miccia accesa: “Il Dna di Ignoto 3 è potenzialmente devastante, prevedo un autunno molto caldo”. È una dichiarazione che pesa, e che sta riaprendo del tutto il fascicolo mai chiuso davvero dell’omicidio di Chiara Poggi. “Sono certo che questo possa diventare il caso più clamoroso della storia giudiziaria italiana, perché decine e decine di errori come in questa vicenda non solo non li ho mai visti, ma mai li avrei immaginati di vedere”. Sottinteso: si ventila la possibilità che la verità giudiziaria non coincida, forse, con quella fattuale.

Torna in scena l’impronta 33, attribuita ad Andrea Sempio, amico di lunga data di Marco Poggi e figura rimasta a lungo ai margini della storia e oggi di nuovo dentro al perimetro che brucia. “Noto che c’è stato un cambio, una fibrillazione negli ultimi tempi – dice De Rensis a Filorosso – se non dovesse risultare inquinato, allora diventerà un problema enorme per tanta gente”. Nel frattempo, si attende l’incidente probatorio previsto per ottobre. Un passaggio chiave, forse decisivo. Intanto, si torna a parlare anche dell’orario della morte. “Si dice che Chiara sia stata uccisa in quei 23 minuti in cui Alberto Stasi non aveva un alibi, dopo lo spegnimento dell’allarme. Ma è un’impresa molto difficile”, osserva il legale. Tempistiche tagliate su misura, che reggono solo se tutto fila perfettamente. E tutto, in questa storia, sembrerebbe non aver mai filato molto. “La nuova indagine rappresenta una speranza per tutti – aggiunge – non una sconfitta a prescindere. Significa dire che c’è qualcuno che ha il coraggio e la forza di rimettere in discussione quello che è stato fatto prima”. Poi chiude, durissima: “Se c’è tanto dolore in questa vicenda, è innanzitutto colpa di chi ha ucciso la povera Chiara. E, in questo momento, è Alberto Stasi. Però, subito dopo, la colpa è anche di tutti questi errori”.

