Ma lo spot di Esselunga è meloniano? O è soltanto una strategia di marketing che funziona? Il “purché se ne parli” di wildiana memoria vale sempre in ambito pubblicitario. La polarizzazione politica fa il resto. Nessuno che abbia pensato che il punto di vista della bambina, che desidera - a quell’età è naturale - rivedere insieme i genitori sia, una volta ogni tanto, comprensibile senza scomodare le ideologie. La tendenza, parrebbe, a destra della catena di supermercati ti far pensar male con il rischio di prenderci e altri luoghi comuni di questo genere.
Nel frattempo si sprecano i bla bla su questioni irrilevanti, che comunque sono meglio dei bla bla su questioni rilevanti che non si capiscono. Ma nasce un dubbio su vertenze sindacali, proteste per il reddito di cittadinanza, e bibliografie sterminate di testi filosofici su quanto siamo oberati e divorati dagli impegni. Ma il tempo, noi, ce lo abbiamo o no? Se ce lo abbiamo per pensar allo spot di Esselunga verrebbe da rispondere con un sì.
Ma i sogni, si sa, si muovono in direzioni ostinate e contrarie. Il massimo della creatività onirica nei nostri amati compatrioti, tuttavia, sembra destinata a solcare i soliti stagnetti lugubri in cui il luccichio di piante sconosciute e viscide viene sostituito da paillettes e riflettori. In uno slancio di immedesimazione potremmo quasi provare a sintetizzare così gli interessi degli italiani: uno spot di Esselunga con Ambra Angiolini. Ambra è un nomen omen, ma il pubblico non lo sa, perché ha i colori e l’atteggiamento di un’altera corteccia, pensieri assorti nel fare la spesa, proprio come la protagonista della pubblicità effettiva di Esselunga. D'improvviso si accorge di non avere più il figlio accanto, chiede in giro, lo cerca nel reparto del latte e delle uova, poi dove sono le farine e le stampe per i dolci, magari è alle casse. E invece è al reparto ortofrutta, con una papaya in mano, guada la madre e lei gli dice: “Dai, Fedez, andiamo”.
Buio e nuova scena. Max Allegri scende dall’auto, si ferma al portone di ingresso e aspetta Fedez, oggi è il suo turno. Ambra guarda alla finestra, li vede sul marciapiede. Fedez, prima di entrare in macchina, dà la papaya a Max e gli dice che a mandarla è la mamma. Max sorride, anche se capisce il trucco, suo figlio ha talento, ha l’X Factor, e gli promette che ringrazierà la mamma per il dono. Fine dello spot, stesse polemiche, ma almeno la potenza di fuoco potrebbe essere direzionata contro un unico obiettivo invece che due diversi. Anzi, potremmo lanciare l’idea. Esselunga sponsor ufficiale di X Factor e delle famiglie tradizionali. Sarebbe bellissimo. Hashtag “ilsognodiunacosa”.