Sulla scomparsa di Emanuela Orlandi in questi quarantuno anni, purtroppo, è stato detto tutto e il contrario di tutto. Questo ha fatto sì che ci allontanassimo dalla verità? Probabilmente sì, ma Pietro Orlandi non si è mai fermato davanti a nulla, Vaticano compreso. Quanto è distante la soluzione su ciò che accadde quel 22 giugno 1983 dalla Santa Sede? Ora sono tre gli organismi che stanno indagando sulla scomparsa della cittadina vaticana: Procura, Vaticano, e la Commissione parlamentare d’inchiesta. Al Giffoni Film Festival il cardinale Zuppi, parlando della Chiesa, è stato incalzato da un giovane a rispondere a una domanda proprio su Emanuela Orlandi: “È interesse della Chiesa collaborare. Mi auguro che la Commissione (la bicamerale di inchiesta che indaga sulla sparizione di Emanuela e di Mirella Gregori) chiarisca tanti dubbi che ancora ci sono su questo caso, comprensibili perché quando non si sa la verità tutto diventa verosimile. E a maggior ragione è importante stabilire la verità. Certe volte ci sono state anche delle illazioni che possono essere comprensibili quando una situazione è poco chiara ed è per questo che bisogna cercare di arrivare quanto prima alla verità”.
Un gesto che Pietro Orlandi ha mostrato di aver apprezzato, pubblicando il video del momento su i suoi profili social: “È bello che un giovane, Michele Fedele, nella sua spontaneità si è alzato e ha fatto, al Giffoni Film Festival, una domanda a sorpresa al cardinale Zuppi su Emanuela. Meno bello l'imbarazzante tentativo di dare una risposta sensata da parte del Cardinale. Tentativo naturalmente fallito”. Nel frattempo in Commissione d’inchiesta continuano le audizioni, e oggi verrà nuovamente ascoltato l’ex magistrato Giancarlo Capaldo, che negli ultimi anni ha più volte parlato di una “trattativa” tra Stato e Vaticano, mai decollata, proprio sul caso Orlandi…